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Squarci di sottoBosco 3/10

Avresti mai immaginato che don Bosco sapeva parlare tedesco?...


Squarci di sottoBosco 3/10

 

Anche oggi scopriamo qualcosa di nuovo su don Bosco: conosceva molte lingue!

 

SottoBosco 3/10

SPRICHST DU DEUTSCH DON BOSCO?

 

Sempre più spesso, passeggiando nelle nostre città, ci accade di sentir parlare le lingue più strane. Una vera babele! Ormai non ci facciamo più caso, al punto che non solo ci sono familiari le lingue europee, ma non desta in noi alcuna meraviglia sentir parlare accanto a noi l'arabo e il russo, il cinese, il rumeno o l'albanese. Decisamente la nostra è una società cosmopolita! E non è tutto: in crescita è anche il numero di italiani che parlano correntemente varie lingue straniere. Oltre all'inglese, insegnato ormai fin dalla scuola materna, molti ragazzi si cimentano con lo studio di altre lingue europee, dal francese allo spagnolo, e non sono pochi quelli che scelgono di misurarsi con sfide ancora più ardue, per esempio dedicandosi alle lingue orientali.

 

Nell'Ottocento le cose stavano diversamente! Difficilmente passando da Porta Palazzo avremmo sentito qualcuno parlare lingue diverse dall'italiano e dal francese, oltre ovviamente ad uno schietto e franco dialetto piemontese. Nasce quindi spontanea una domanda: il nostro don Bosco quali lingue parlava? Possiamo essere certi che la prima lingua imparata dal piccolo Giuanin dalle labbra della buona Margherita fu il dialetto piemontese, che gli doveva risultare assai utile in seguito per farsi comprendere dai suoi ragazzi, molti dei quali non erano andati a scuola. Altresì don Bosco, parrà scontato sottolinearlo, parlava e scriveva perfettamente l'italiano, cosa non comune ai suoi tempi. Di ciò sono testimonianza non solo i suoi studi, ma anche la sterminata mole dei suoi scritti. Durante gli anni di seminario Giovanni ebbe poi occasione di imparare perfettamente il latino, lingua con cui si celebrava la Messa, e di studiare anche l'ebraico ed il greco, al punto che nell'estate 1836 fu proposto da don Cafasso come ripetitore di greco al convitto dei gesuiti di Montaldo. Ma non è tutto! Come dimostrano le sue lettere, don Bosco conosceva bene anche la lingua francese, cosa per altro non inusuale nella Torino del suo tempo, dal momento che Nizza e la Savoia facevano parte integrante del regno di Sardegna fino al 1860. Ci può invece meravigliare il fatto che, durante gli anni del Convitto Ecclesiastico, coltivando in cuore il sogno di partire missionario, il giovane don Bosco avesse appreso, come autodidatta, i rudimenti dell'inglese e dello spagnolo, lingua che sarebbe risultata preziosa al momento di aprire le prime opere nella penisola Iberica.

 

Ma.... Ci lascia a bocca aperta l'apprendere che don Bosco aveva studiato anche il tedesco! A metà del XIX secolo l'Impero d'Austria teneva saldamente in pugno la penisola italiana, non era dunque inusuale il passaggio di soldati tedeschi nelle varie città. Anche a Torino vi erano numerosi di questi soldati che, assieme alle loro famiglie, non avevano però possibilità di confessarsi, per prepararsi degnamente alla Pasqua. Nessun sacerdote parlava tedesco! La voce giunse all'orecchio di don Bosco che non perse un attimo di tempo e, comperata una grammatica, iniziò a studiare la lingua di Goethe! Prese in aggiunta 16 lezioni che gli costarono la bella somma di 20 lire, cominciò a confessare in tedesco. Immaginatevi la meraviglia dei soldati! La sorpresa fu graditissima, tanto che fino al 1848 don Bosco continuò a confessare in tedesco, approfondendo lo studio di questa lingua, di cui si sarebbe giovato anche nel suo viaggio a Milano del 1850. Già avanti negli anni, era solito raccomandare ai suoi giovani: "vi dirò che data l'occasione e la possibilità non trascuriate lo studio delle lingue: ogni lingua imparata fa cadere una barriera tra noi e milioni e milioni di nostri fratelli di altre nazioni, e ci rende atti a fare del bene ad alcuni e talora anche a un gran numero di essi!".

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