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La mia vita a partire da Facebook

C'è poco da fare, Facebook è ormai entrato nelle nostre vite in maniera permanente. Non è una vita parallela ma fa parte della nostra vita. Lì ritroviamo gli amici e li abbiamo quasi sempre a disposizione.


La mia vita a partire da Facebook

 

Sveglia: si riaprono gli occhi mentre la mente ricomincia a prendere contatto con la realtà. All’inizio con un po’ di fatica, soprattutto se gli occhi si sono chiusi solo poche ore prima… Ma il momento di scarsa lucidità dura poco, perché i primi neuroni che si riaccendono mi ricordano immediatamente di prendere in mano il cellulare e di andare a vedere che cosa succede su Facebook. Notifiche, messaggi, eventi: che cosa sarà successo dal mio ultimo accesso?

C’è poco da fare, Facebook è ormai entrato nelle nostre vite in maniera permanente. Non è una vita parallela ma fa parte della nostra vita. Lì ritroviamo gli amici e li abbiamo quasi sempre a disposizione; e se non sono su Facebook li troviamo su WhatsApp. Da Facebook spesso apprendiamo quello che succede nel mondo in tempo reale, e molte volte veniamo a conoscenza di notizie che giornali e TV non ci dicono affatto; anche se poi bisognerebbe capire se è sempre vero quello che c’è scritto…

E poi Facebook ci ricorda che i nostri amici fanno il compleanno! Mica male, no? Tra le mille cose da fare, avere la notifica che un nostro amico compie gli anni e mandargli un messaggio è grandioso. E, dall’altro lato, leggere in bacheca decine di messaggi di gente che ti fa gli auguri non è fantastico? L’ho appena sperimentato, qualche giorno fa, e vi confermo che fa sempre molto piacere! Anche se non posso nascondere che quando fai il compleanno e gli altri ti fanno gli auguri la tua soddisfazione è quasi sempre proporzionale a chi si ricorda di te e soprattutto al come gli altri si ricordano di te.

È una specie di scala e al gradino più basso c’è Facebook. Ma sì, diciamolo pure: è bello leggere la bacheca piena di persone che ti scrivono qualcosa, anche se con poche parole. Ma è ancora più bello se invece del messaggio in bacheca ti mandano un messaggio privato: è una cosa più personale! E lo è ancora di più – mooolto di più – se gli auguri te li fanno con una telefonata. Per finire con la goduria massima, cioè poter festeggiare il tuo compleanno con amici che puoi toccare in carne e ossa!

Insomma, ringraziamo Zuckerberg & C. per una delle invenzioni più strabilianti dei nostri tempi, che ci fa rimanere in contatto con il mondo e con i nostri amici, sempre e dovunque (ovviamente se c’è campo…). Ma ringraziamoli soprattutto perché grazie a Facebook è ancora più facile capire che stare con la gente di presenza, a tu per tu, guardandosi negli occhi, ascoltandone la voce, è una esperienza che non ha prezzo.

Non lo pensate anche voi?

 

 

Saverio Sgroi

http://www.cogitoetvolo.it

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