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La preghiera missionaria dell'11 del mese

Come ogni anno ricordiamo la prima spedizione missionaria salesiana del 11 novembre 1875. Ci uniamo nella preghiera per tutti i popoli del mondo, per le vocazioni missionarie religiose e laiche che tanta pace portano in ogni angolo remoto del mondo attraverso uno strumento che ci accompagnerà da oggi ogni 11 del mese.


La preghiera missionaria dell’11 del mese

 

Servi inutili a tempo pieno

 

“Anche tu per evangelizzare il mondo”: il Signore ce l’ha anche con te. La sua mano tesa ti ha individuato nella folla. E’ inutile che tu finga di non sentire, o ti nasconda per non farti vedere. Quell’indice ti raggiunge e ti inchioda a responsabilità precise che non puoi scaricare su nessuno. “Anche tu”. Perché il mondo è la vigna del Signore, dove egli ci manda tutti a lavorare. A qualsiasi ora del giorno. Non preoccuparti: non ti si chiede nulla di straordinario. Neppure il tuo denaro: forse non ne hai. E quand’anche ne avessi, e lo donassi tutto, non avresti ancora obbedito all’intimo comando del Signore. Si chiede da te soltanto che, ovunque tu vada, in qualsiasi angolo tu consumi l’esistenza, possa diffondere attorno a te il buon profumo di Cristo. Che ti lasci scavare l’anima dalle lacrime della gente. Che ti impegni a vivere la vita come un dono e non come un peso. Che ti decida, finalmente, a camminare sulle vie del Vangelo, missionario di giustizia e di pace. Esprimi in mezzo alla gente una presenza gioiosa, audace, intelligente e propositiva. Ricordati che l’assiduità liturgica nel tempio non ti riscatterà dalla latitanza missionaria sulla strada. Ma fermati anche “a fare il pieno” perché in un’eccessiva frenesia pastorale c’è la convinzione che Dio non possa fare a meno di noi ... “… Se vi dicono che afferrate le nuvole, che battete l’aria, che non siete pratici, prendetelo come un complimento. Non fate riduzioni sui sogni. Non praticate sconti sull’utopia. Se dentro vi canta un grande amore per Gesù Cristo e vi date da fare per vivere il Vangelo, la gente si chiederà: “ Ma cosa si cela negli occhi così pieni di stupore di costoro?”.

Don Tonino Bello

 

 

Perchè la preghiera missionaria dell'11 del mese?

Il giorno 11 novembre 1875 partiva la prima spedizione missionaria salesiana con destinazione: Argentina, Patagonia. Capo della spedizione era il salesiano don Giovanni Cagliero, che diverrà poi vescovo. In ricordo di quella prima partenza si vuole offrire uno strumento utile per la preghiera delle comunità salesiane, dei gruppi giovanili, dei gruppi missionari e di coloro che hanno a cuore la missionarietà della Chiesa… L’11 novembre 1875, nel santuario di Maria Ausiliatrice, don Bosco diede loro l’addio. (…) Al termine dei vespri, don Bosco salì sul pulpito, e tracciò ai partenti il programma della loro azione. In primo luogo si sarebbero occupati degli italiani emigrati in Argentina… poi avrebbero iniziato l’evangelizzazione della Patagonia… Al termine don Bosco diede ai partenti il suo abbraccio paterno. La commozione fu grande quando i dieci missiona ri attraversarono la chiesa, passando in mezzo ai giovani e agli amici. Si stringevano attorno a loro. Don Bosco arrivò ultimo sulla soglia della porta. Uno spettacolo grandioso: piazza gremita di folla… Don Lemoyne era vicino a Don Bosco e gli disse: “Don Bosco, comincia dunque ad avverarsi l’Inde exibit gloria mea (Di qui uscirà la mia gloria?)” “E’ vero” rispose don Bosco profondamente commosso. Sono i momenti in cui si può perdere il senso del limite. … Solo pochi mesi prima aveva detto: “Che cos’è nel mondo il nostro oratorio di Valdocco? Un atomo. Eppure ci dà tanto da fare, e da questo cantuccio si pensa a mandare gente di qua e di là. Oh bontà di Dio”.

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