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Principi non negoziabili! Non è politica ma Vita.

Per molti questi principi risultano dei perfetti sconosciuti. Alcuni cattolici “ignorano” le più elementari basi della fede che dicono di professare. Ad esempio tra il 2012 e il 2013 aumenta il numero di quanti si dichiarano favorevoli all'eutanasia dal 50,1% all'attuale 64,6%” in costanza di una malattia...


Principi non negoziabili! Non è politica ma Vita.

 

L’Eurispes ha effettuato un sondaggio sui principi non negoziabili di cui tanto si parla in questi ultimi mesi. 

Crediamo che per molti, questi principi, siano dei perfetti sconosciuti, dando un occhiata ai risultati del sondaggio che è, per certi versi, molto sconfortante. Come al solito i cattolici “ignorano” le più elementari basi della fede che dicono di professare. 

Ma vediamo i dati. 

La rilevazione è stata condotta tra il 21 dicembre 2012 e il 4 gennaio 2013: "gli italiani in favore dell’introduzione del divorzio breve sono passati dall’82,2% del 2012 all’attuale 86,3%. La tutela giuridica delle coppie di fatto ottiene il 77,2% dei consensi”. Il 79,4% è a favore delle fecondazione artificiale. “Anche l’eventuale interruzione di una gravidanza, attraverso la somministrazione della pillola abortiva registra un aumento dei consensi: dal 58% dello scorso anno all’attuale 63,9%.

Tra il 2012 e il 2013 aumenta il numero di quanti si dichiarano favorevoli all’eutanasia dal 50,1% all’attuale 64,6%” in costanza di una malattia, se invece non c’è nessuna patologia in corso i contrari scendono dal 71,6% del 2012 al 63,8% del 2013. “Il testamento biologico registra un aumento di consensi oltre dieci punti percentuali: dal 65,8% del 2012 al 77,3% del 2013”.

Più che i numeri, ciò che colpisce è il filo conduttore che unisce i vari temi di morale naturale (perché di questo si tratta, e non di dottrina) trattati dal sondaggio - snaturati e traviati sin dalla radice - cioè, la morte.

Per l’aborto e l’eutanasia, è alquanto evidente, visto che si tratta di procurare la morte; per la fecondazione artificiale, i matrimoni omosessuali e divorzio, invece, il filo rosso della morte non è palese ma, andando un pò più in profondità, c’è eccome.

Mentre gli uni colpiscono direttamente la vita umana, gli altri colpiscono la famiglia naturale.

La fecondazione artificiale, adottata quasi nella totalità dei casi per soddisfare l’egoismo di coppie modernamente chiamate “arcobaleno” che - andando contro natura - vogliono un figlio, e che quando va bene, permette allla coppia di avere un figlio, è vero, ma a quale prezzo? Per un sopravvissuto, decine di altri embrioni muoiono senza alcuna colpa perché non resistenti all’attecchimento, e altrettante decine rimangono imprigionate in una morsa di ghiaccio senza che nessuno gli avesse chiesto il permesso, aspettando chissà cosa … la scadenza, come i surgelati? O un distacco accidentale di energia elettrica? O lo smembramento, giustificato dalla a-morale imperante, per alimentare improbabili colture tessutali?

Morte, ecco, il “filo rosso” si vede bene …

Il divorzio … quante lotte per questo “diritto” … “ma il divorzio non causa morte, è solo la cessazione di un contratto tra le parti”, possiamo sentir dire tra le nutrite fila dei divorziati italiani.

Ma se andiamo ad analizzare con retta coscienza ciò che comporta un divorzio, non saremmo troppo leggeri nel dire che tutto sommato non muore nessuno. I morti ci sono eccome!

Drammatici episodi risaltano alla cronaca di persone che, dopo il fallimento del loro matrimonio, si ritrovano a sobbarcarsi il forte peso degli “alimenti”, la perdita a volte dell’abitazione perché allontanati dall’originaria o peggio ancora venduta per affrontare le spese legali. dopo magari aver subito un licenziamento per basso profitto causato da una depressione fulminante. Quanti di questi si ritrovano a pensare, e purtroppo, a compiere gesti estremi, per aver subito una vera e propria morte ontologica? 

E che dire dei figli … capita spesso di sentire dei disagi psichici e morali di questi bambini che sperano di essere come i loro compagni che hanno ancora papà e mamma, con tutti i problemi del caso, ma che comunque tendono sempre all’unità familiare.

Sì, lo sappiamo, tante sono le variabili e tanti i motivi per i quali a volte i coniugi si dividono, ma ciò non giustifica il grave danno che rendono, cioè, la morte.

Stesso problema per le coppie omosessuali, le ormai celebri famiglie arcobaleno. Ci si mette anche la cassazione a far confusione sull’argomento, ma tant’è: lo sgretolamento della famiglia causa morte. Per quella omosessuale questo si pone elevato all’ennesima potenza, perché causa la morte dell’umanità intera.

Provate a generare tra coppie dello stesso sesso … tanto proverete fin quando sarete vecchi e come voi tutti gli altri che, per diritto, hanno voluto rendere paritaria la famiglia omosessuale a quella naturale, ed allora si dovrà tornare alla verità della creazione: speriamo che per allora ci sia ancora qualcuno fertile …

Ebbene, tutto questo da dove viene? Dove porta lo abbiamo visto ma, da dove viene?

Chi è che ha instillato nell’uomo questo pensiero di morte facendoglielo credere un diritto?

Chi vuole la morte dell’uomo e la distruzione della creazione?

Certo molto dipende, anche, dalla formazione che in famiglia, e fuori,  trasmette i valori morali, e questo può avvenire soltanto da una ri-evangelizzazione degli adulti, imprigionati dal regime di neo-paganesimo che imperversa nella società attuale, voluto da coloro che vogliono distruggere il cattolicesimo.

E in tutto questo noi cattolici dove siamo? Cosa facciamo? Perché diciamocelo chiaramente ogni volta che taciamo su tali argomenti, facendo spallucce e sminuendo i problemi ci rendiamo complici. Siamo complici quando sentiamo che qualcuno a noi vicino si sta separando e non diciamo nulla; o quando qualcuno si vanta, pur essendo sposato, di avere una relazione extraconiugale. Siamo complici quando non interveniamo su: omosessualità, inseminazione artificiale, coppie di fatto, restiamo muti o ancora peggio dichiariamo che se c’è l’amore nulla di male … 

Traiamo le nostre deduzioni e con coraggio navighiamo assieme in quella “barca” che ci accoglie e ci porta alla Gioia cristiana; tra le intemperie, gli sballottamenti, le cadute, le riprese … ma con Cristo e la sua Chiesa che c’è da Madre, vivremo nella certezza della Speranza, che è la Vita Eterna nostra con Lui.

 

 

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