«Nella capacità di ascolto c'è la radice della pace».
Nell'Angelus di questa mattina il Papa spiega il brano del Vangelo che ha per protagoniste Marta e Maria, per riportarci all'essenziale dell'accoglienza, che è la capacità di ascolto dell'altro. Una capacità che significa anche ascoltare la Parola di Gesù. «Davanti al crocifisso parliamo parliamo e poi andiamo via o ascoltiamo anche quello che Gesù ci dice?», chiede Francesco alla folla riunita im San Pietro. E poi, ancora chiede ai mariti e alle mogli se hanno tempo gli uni per gli altri e se, insieme, perdono tempo per ascoltare i propri figli.
«Vi chiedo di imparare ad ascoltare e di dedicare più tempo all'ascolto, perché nella capacità di ascolto c'è la radice della pace», spiega Francesco. Nel cuore il dolore per quanto accaduto a Nizza. Il Papa invita a pregare in silenzio e poi, insieme, a recitare l'Ave Maria. «Nei nostri cuori», dice, «è vivo il dolore per la strage che, la sera di giovedì scorso, a Nizza, ha falciato tante vite innocenti, persino tanti bambini. Sono vicino ad ogni famiglia e all’intera nazione francese in lutto. Dio, Padre buono, accolga tutte le vittime nella sua pace, sostenga i feriti e conforti i familiari; Egli disperda ogni progetto di terrore e di morte, perché nessun uomo osi più versare il sangue del fratello». E ancora, aggiunge a braccio, «un abbraccio paterno e fraterno a tutti gli abitanti di Nizza e a tutta la nazione francese. E adesso tutti insieme preghiamo pensando a questa strage, alle vittime, ai familiari».
Famiglia Cristiana
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