Finalmente, con una conversione ancor più profonda, di incondizionato abbandono alla volontà del Padre, Jacques si lancia nell'ascesa finale, veramente trasfigurato. Conversioni e ascesa sono scritte in pagine mirabili nel Giornale.
del 01 gennaio 2002
Jacques Fesch è ormai noto a molti in Italia, in massima parte attraverso le sue lettere presentate nei due libri - Luce sul patìbolo e Cella 18 - da Augustin Michel Lemonnier.
LUCE SUL PATIBOLO ne ha fatto conoscere il dramma e il processo, ma più ancora, soprattutto nelle lettere all'amico religioso Thomas, la sua conversione e l'ascesa spirituale fino alla decapitazione.
CELLA 18 ne ha ripercorso il cammino di maturazione, dall'imprigionamento alla morte, espresso con vivezza e passione in più di cento lettere alla suocera, che lo sosteneva con comprensione e affetto.
Ora, finalmente, per gentile concessione della figlia Véronique, viene pubblicato, in Italia prima che altrove, il suo JOURNAL, o diario intimo che Jacques aveva scritto per lei negli ultimi due mesi di vita, nell'agosto e settembre del 1957.
Il GIORNALE INTIMO esce così nel 25° anno della sua tragica e luminosa morte, avvenuta sulla ghigliottina alle 5,30 del 1° ottobre 1957.
Queste pagine, ancor più delle lettere, fanno conoscere l'arduo cammino dell'eroica sua ascesa finale, che lo porta ad offrirsi in pieno abbandono a Dio per la salvezza dei suoi e dei peccatori.
Rapido profilo di Jacques Fesch
Per chi non lo conosce, o per richiamarne i tratti a chi ha letto i due precedenti volumetti, offro questo abbozzo essenziale.
Figlio di genitori belgi, nato a Saint-Germain-enLaye, presso Parigi, il 6 aprile 1930, Jacques Fesch ebbe per nove anni una buona educazione in un istituto religioso della sua città. Per influsso del padre, a 17 anni perde la fede e l'ottimismo nella vita. Militare, a Strasburgo il 5 giugno 1951, sposa civilmente Pierrette Polack, figlia di padre ebreo. Nasce loro una bambina, Véronique. Ma questa unione viene fortemente osteggiata dai suoi. Gli è resa difficile la vita.
Gli insuccessi nella ricerca di una rassicurante sistemazione professionale lo esasperano a tal punto da fargli tentare un'estorsione di denaro a un cambiavalute, per evadere nel lontano Oriente. Era una sera piovosa di febbraio del 1954. Fallitogli il colpo, mentre fugge, miope e con la mano nella tasca dell'impermeabile, a un'ingiunzione di Mani in alto! spara e malauguratamente uccide l'agente.
Braccato, è raggiunto; percosso, ferito viene arrestato e portato in questura, e poi in carcere. Tre anni dopo ci sarà il processo che lo condanna a morte proprio nel suo 27° compleanno, il 6 aprile 1957. Respinta la domanda di grazia, la decapitazione viene eseguita il 1 ottobre. Ma in quei tre anni, Jacques era totalmente cambiato. Dio l'attendeva là. Una sera, dopo otto mesi di carcere, per un acuto dolore familiare, gli sfugge un'invocazione: Mon Dieu! E subito Dio l'avvolge nel suo amore. E' una conversione profonda che lo riporta alla fede. Seguono mesi di accesa spiritualità, poi inevitabili alti e bassi, acuiti dopo la condanna.
Ma finalmente, con una conversione ancor più profonda, di incondizionato abbandono alla volontà del Padre, Jacques si lancia nell'ascesa finale, veramente trasfigurato. Conversioni e ascesa sono scritte in pagine mirabili nel Giornale. Dalla sua morte e dal funerale dell'11 aprile 1958 si sprigiona dalle sue lettere l'irradiamento del suo messaggio sulla meravigliosa misericordia di Dio.
Tale apostolato crescerà più ancora attraverso queste pagine di intimo colloquio con la sua bambina - per quando sarai donna - e più ancora appassionatamente con Dio, con Gesù e Maria. E, perché no? anche con noi.
Come è presentato il Giornale
La traduzione rispetta al massimo il suo stile immediato e la vivezza del linguaggio. Metto in luce i cinque periodi che suddividono i due mesi, come risulta dal Giornale. In testa alle pagine quotidiane pongo un titoletto tratto da un pensiero tipico del giorno. Alcuni asterischi rimandano a chiarimenti e note utili posti in fondo alla giornata. Parentesi quadre includono parole esplicative necessarie o riferimenti ai testi biblici che Jacques cita spesso a memoria e che gli erano familiari.
A Soeur Véronique (Geneviève Descourvières) e alle Madri del Carmelo di Sanremo vive grazie per l'ampio gentile aiuto nel preparare i libri su Jacques.
Nelle settimane che seguiranno sarà nostro piacere pubblicare a puntate il Giornale Intimo di Jacques Fesh con cadenza gioraliera.
Giacomo Maria Medica
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