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Omelia: "Ignorare la Bibbia è ignorare Cristo!"

Il Vangelo è davvero quello che scriveva san Paolo: “E' potenza e sapienza di Dio”. Leggere la Parola di Dio vuol dire far penetrare in noi la forza di Gesù per cui anche noi possiamo dire: OGGI ci realizza questa Parola nella mia povera vita con l'aiuto e la forza dello Spirito Santo!


Omelia: "Ignorare la Bibbia è ignorare Cristo!"

 

Letture:   Neemia 8, 2-10 1 Coriniti 12, 12-31 Luca 1, 1-4; 4, 14-21             L’argomento di questa settimana è di fondamentale importanza per la vita di ogni credente, ma specialmente per la tua e la mia: ci vogliamo quindi mettere di buona volontà per far nascere o crescere nel nostro cuore un amore grande alla Parola di Dio. Iniziamo con una semplice constatazione: quando a Messa il lettore termina il brano, dice: “Parola di Dio” e tutti rispondono: “Rendiamo grazie a Dio!”. Si tratta dunque di un qualcosa di grande e di bello, per il quale si sente il bisogno di ringraziare.

  Il brano della prima lettura (il libro di Neemia) parla della promulgazione della legge fatta da Esdra, sacerdote e scriba, verso l’anno 444 a. C. e ci permette di cogliere lo svolgersi di una liturgia della parola:

C’è un popolo riunito che eleva una lode a Dio Dall’alto della tribuna i lettori aprono il libro della Legge in presenza del popolo, ne leggono brani distinti e li spiegano nell’omelia I presenti piangono, segno che la lettura aveva contestato la loro vita e li aveva mossi a conversione Esdra ridona alla festività la sua indole gioiosa e caritativa 

          Il brano di Vangelo (sono le prime righe!) inizia con una solenne dichiarazione di serietà da parte di Luca: lui ha fatto ricerche accurate su ogni cosa, per cui quello che scriverà avrà la caratteristica della solidità. Era questa una consuetudine letteraria del suo tempo e del suo ambiente, che è quello ellenistico: leggiamo introduzioni simili in Polibio, Tucidide, Erodoto... Il Vangelo esce quindi dalla cerchia giudeo-cristiana e si propone al mondo antico e alla cultura occidentale.

          Da notare il riferimento esplicito ai testimoni oculari (gli Apostoli e altri Discepoli della prima ora), definiti “ministri della Parola”!

          Dopo questa breve introduzione (4 versetti), si passa al vero Ministro della Parola, Gesù, che nella sinagoga di Nazaret, cittadina della Galilea dove era cresciuto,  pronuncia la sua prima predica. Il tono è solenne: “si alzò a leggere... prese il rotolo del profeta Isaia...lo aprì... lo lesse.. lo arrotolò, lo consegnò all’inserviente e sedette...”

          “OGGI si è realizzata questa pagina che avete ascoltato con i vostri orecchi” e la pagina era quella del capitolo 61 di Isaia: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato ad annunziare ai poveri un lieto messaggio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e predicare un anno di grazia del Signore”.

          Con l’arrivo di Gesù quella Parola diventa reale, vera, si concretizza e i fatti e i detti della sua vita ne  renderanno ragione. Lascio a te richiamare alla mente quali fatti (i miracoli... i gesti di bontà, di misericordia, di accoglienza) e quali parole faranno di Gesù il realizzatore nell’oggi della profezia di Isaia.

          Siccome il tema centrale della liturgia di questa domenica è la PAROLA DI DIO, vorrei spendere qualche riga nel rispondere ad una domanda che molti mi rivolgono: “Io vorrei leggere la Parola dii Dio (PD), ma non so come fare, da dove cominciare, ...”  Ecco un tentativo di risposta.

 

COME PREGARE CON LA PAROLA DI DIO:

A.  Invocare lo Spirito Santo: chiedi per te la luce e la capacità di comprendere quanto stai per leggere. “Spirito Santo, donami l’intelligenza per comprendere le parole di Gesù; illumina il mio cuore perché la Parola tocchi la mia vita e abbia la forza di seguirla...”

B.  Chiedere perdono perché non ci sia l’ostacolo del peccato: si tratta di un’interferenza che impedisce la ricezione del messaggio. Il saper chiedere con umiltà perdono per “riavere il vestito bianco” è già un frutto prezioso della PD

C. Scegliere il brano: può essere la lettura della domenica, oppure un Vangelo che leggo di seguito, un brano scelto a caso... Soprattutto all’inizio consiglierei di ritmare la scelta sulla liturgia domenicale o su un Vangelo letto di seguito. Scelto il brano, lo leggo più volte e mi sforzo di

-   Comprendere il testo: possono esserci parole, espressioni che non capisco... segno la difficoltà e poi mi posso rivolgere ad una persona competente o ricorrere ad un libro che commenti il brano in questione. Più il testo è compreso nella sua verità oggettiva, più sarà ricca la riflessione-preghiera che ne nascerà.

È il momento dell’ascolto: il Signore vuole rivolgere proprio a me un suo messaggio. Lo leggo come se fosse la prima volta per accoglierlo con semplicità.

-   Interiorizzare il testo: nel leggere e rileggere il brano, ti accorgi che ci sono delle parole, delle espressioni che più di altre parlano alla tua situazione di vita e attirano la tua attenzione. Fermati su quelle e domandati: “Cosa mi vuol dire Gesù con questa frase? Quali stimoli offre alla mia crescita umana e cristiana?” E’ il momento della piena penetrazione del testo e bisogna sapersi fermare, vincendo la fretta e la superficialità

A volte ci sono brevi preghiere nel testo: ripetile a lungo e falle diventare preghiera per te e per quelli che conosci

-   Signore, insegnaci a pregare

-   Gesù, Signore, abbi pietà di me

-   Signore, accresci la nostra fede 

     D. Ringraziare per il dono ricevuto: Dio ti ha fatto un grande regalo e vuole che la sua Parola diventi “luce sul tuo cammino”.  Ringrazia e chiedi la forza di essere fedele!

Per aiutarti ti offro ancora un paio di idee sulla Parola di Dio:

          Il libro che hai tra mano non è un libro, ma una Persona: è il cuore pulsante di Gesù che palpita tra le tue mani. Quando vai a ricevere l’Eucaristia hai tra le mani il pane consacrato, Gesù vivo e vero che si fa pane per la tua vita e la tua gioia.

          In questi anni ho visto tanti giovani cambiare la loro vita, fare scelte coraggiose, ma soprattutto li ho visti contenti! Il punto di partenza? La Preghiera con la PD.  Il Vangelo è davvero quello che scriveva san Paolo: “E’ potenza e sapienza di Dio”. Leggere la PD vuol dire far penetrare in noi la forza di Gesù per cui anche noi possiamo dire: OGGI ci realizza questa Parola nella mia povera vita con l’aiuto e la forza dello Spirito Santo! 

          Conclusione: non credere che tutto questo si concluda in un paio di settimane. Ci vuole tempo e costanza, ma dentro la tua fedeltà Dio realizzerà la sua grande Fedeltà, per la gioia tua e di tanti altri. Non aspettare a iniziare: inizia subito! OGGI stesso! 

 

 

Don Gianni

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