Riflessioni spirituali sulla tematica ecologica. A cura del Dicastero per la Pastorale Giovanile Salesiana.
La geniale intuizione di san Francesco, espressa nel Cantico delle Creature, ci permette di contemplare la creazione con uno sguardo nuovo, profondo, credente, fraterno…
Don Bosco ha imparato fin da piccolo l’atteggiamento con cui porsi di fronte all’opera del creatore. Le sue parole ne sono un esempio: «Dio fa le sue opere con magnificenza. Osservate nel cielo la quantità delle stelle, nel mare la profondità degli abissi e la moltitudine dei pesci, sulla terra quante varietà, ricchezze e bellezze d’ogni specie». (Estratto dalle Memoria Biografiche, v. XII).
Ascoltare il grido del Creato
"L'obiettivo è di osare trasformare in sofferenza personale quello che accade al mondo, e così riconoscere qual è il contributo che ciascuno può portare" (LS 19)
"Se noi ci accostiamo alla natura e all'ambiente senza questa apertura allo stupore e alla meraviglia, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore" (LS 11)
"In primo luogo, farò un breve percorso attraverso vari aspetti dell'attuale crisi ecologica" (LS 15)
Il grido della Terra
La Terra, nostra sorella e madre, nostra casa comune, grida, geme, soffre perché è stata sfruttata, depredata, maltrattata. La falsa idea che la terra sia un deposito illimitato di risorse ha indotto l’essere umano e sfruttarla in modo eccessivo, e a produrre un quantitativo di rifiuti che non si riescono più ad assorbire.
“Queste situazioni provocano i gemiti di sorella terra, che si uniscono ai gemiti degli abbandonati del mondo, con un lamento che reclama da noi un’altra rotta. Mai abbiamo maltrattato e offeso la nostra casa comune come negli ultimi due secoli.” (LS 53)
“Basta però guardare la realtà con sincerità per vedere che c’è un grande deterioramento della nostra casa comune. La speranza ci invita a riconoscere che c’è sempre una via di uscita, che possiamo sempre cambiare rotta, che possiamo sempre fare qualcosa per risolvere i problemi. Tuttavia, sembra di riscontrare sintomi di un punto di rottura, a causa della grande velocità dei cambiamenti e del degrado” (LS 61)
“Un simile comportamento a volte sembra suicida” (LS 55)
“Le previsioni catastrofiche ormai non si possono più guardare con disprezzo e ironia” (LS 161)
Il grido delle creature della Terra
La perdita di biodiversità vegetale e animale rappresenta un danno irreparabile per tutta l’umanità, anche se fatichiamo a rendercene conto. Ogni essere vivente fa parte di una catena e di un sistema armonico in cui tutto è connesso e in cui la perdita di un solo elemento significa la perdita dell’equilibrio. Ogni essere vivente è stato creato per portarci un messaggio e contribuire alla vita sulla terra.
“Ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali e animali che non potremo più conoscere, che i nostri figli non potranno vedere, perse per sempre” (LS 33)
“Per causa nostra, migliaia di specie non daranno gloria a Dio con la loro esistenza né potranno comunicarci il proprio messaggio.” (LS 33)
Il grido dei poveri
Non ci sono due crisi separate, una ambientale e una sociale, ma un’unica crisi socio-ambientale. L’ambiente umano e quello naturale di degradano insieme. Le conseguenze dei cambiamenti climatici e dello sfruttamento eccessivo della terra ricadono sui più poveri del mondo, che possiamo definire “impoveriti”, più che poveri.
“Di fatto, il deterioramento dell’ambiente e quello della società colpiscono in modo speciale i più deboli del pianeta” (LS 48)
“[Dobbiamo] ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri”
“Anche l’essere umano è una creatura di questo mondo […] non possiamo tralasciare di considerare gli effetti del degrado ambientale, dell’attuale modello di sviluppo e della cultura dello scarto sulla vita delle persone”
“Nelle condizioni attuali della società mondiale, dove si riscontrano tante iniquità e sono sempre più numerose le persone che vengono scartate, private dei diritti umani fondamentali, [siamo chiamati] alla solidarietà e in una opzione preferenziale per i più poveri”
“Il riscaldamento causato dall’enorme consumo di alcuni Paesi ricchi ha ripercussioni nei luoghi più poveri della terra”
“In diverse parti del mondo, sono oggetto di pressioni affinché abbandonino le loro terre e le lascino libere per progetti estrattivi, agricoli o di allevamento che non prestano attenzione al degrado della natura e della cultura”
“Alle operazioni economiche, nazionali e internazionali, che danneggiano l’Amazzonia e non rispettano il diritto dei popoli originari al territorio e alla sua demarcazione, all’autodeterminazione e al previo consenso, occorre dare il nome che a loro spetta: ingiustizia e crimine”
Il grido dei bambini e delle generazioni future
“Potremmo lasciare alle prossime generazioni troppe macerie, deserti e sporcizia”
“Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?”
Speranza
“Se Dio ha potuto creare l’universo dal nulla, può anche intervenire in questo mondo e vincere ogni forma di male. Dunque, l’ingiustizia non è invincibile”
“Eppure, non tutto è perduto, perché gli esseri umani, capaci di degradarsi fino all’estremo, possono anche superarsi, ritornare a scegliere il bene e rigenerarsi”
Ciascuno di noi è responsabile e corresponsabile di quanto accade alla nostra casa comune. Ognuno di noi può fare qualcosa: nel proprio contesto, con le proprie capacità, nel proprio ruolo sociale, sul posto di lavoro, col proprio carisma.
Scopriamo ciò che siamo chiamati a fare.
“L’attenuazione degli effetti dell’attuale squilibrio dipende da ciò che facciamo ora” (LS 161)
“Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana.” (LS 217)
II Paradosso “lento e veloce”: per vivere in modo più sostenibile è necessario da un lato rallentare, dall’altro non perdere tempo…
Passi concreti
Per vivere in modo "ecologico" e sostenibile è necessaria una profonda conversione ecologica, accompagnata da stili di vita semplici. È importante anche sentirsi comunità e non agire da soli, per farsi forza ed essere più incisivi. Fare massa critica è fondamentale e si può fare! Insieme possiamo fare la differenza!
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