Donboscoland

Respiro

Regia di Emanuele Crialese, genere drammatico, uscito nel Maggio del 2002.L'isola è una delle tante del Mediterraneo, soleggiata e ricca di colori. I suoi abitanti sono pescatori abituati ad una vita dura. I ragazzi sono divisi tra bande che si affrontano per contendersi i campi da gioco. Le madri lavorano per preparare il pesce che poi sarà spedito fuori dall'isola. E' una vita tranquilla e senza troppe pretese, ma dignitosa.


Respiro

da Quaderni Cannibali

del 16 gennaio 2003

 E poi c'è Grazia. Grazia con le sue stramberie, con il suo essere 'troppo felice quando è felice e troppo triste quando è triste'. Grazia con il suo scorazzare sulla spiaggia, il suo continuo ascoltare Patty Pravo, il suo essere socievole anche con sconosciuti, il suo parlare alla pari con gli uomini. Grazia che per queste ragioni, evidentemente, non stà bene e deve essere mandata a Milano a curarsi. E allora Milano acquista quasi un aura di mito. E' una grande città del nord, a chilometri di distanza non solo fisica, ma anche culturale, dall' isola ed è lì che deve essere per forza confinata Grazia che è troppo strana, troppo fuori dagli schemi, per poter abitare sull'isola.

 Ma Pietro, il marito, e i figli la amano e sanno che in lei c'è quella natura selvaggia che non è nient'altro che lo specchio della loro isola. Pietro, però, vive in conflitto tra le pressioni della gente e l'amore per la moglie. E allora tocca al figlio maggiore Pasquale tentare di salvarla, facendola nascondere in una grotta. Quando, però, Grazia sarà creduta morta, tutti gli abitanti dell’isola si riuniranno sulla spiaggia, tristi e sconsolati, come se lo spirito selvaggio, il respiro stesso della loro isola, fosse venuto meno.

 A cavallo tra mito e denuncia nei confronti di una società ristretta e refrattaria alle novità, questo film è sicuramente uno dei più interessanti girati recentemente. La persona 'strana' non è necessariamente pazza e anche chi ragiona diversamente da noi deve essere ascoltata e accettata perché ci arricchisce anche se non lo sappiamo.

 Valeria Golino, attrice versatile, che predilige ruoli difficili e controcorrente, si è dimostrata nei panni di Grazia ancora una volta all'altezza del ruolo, ricevendo onori dai critici più feroci. Il resto del cast è formato da attori poco noti o esordienti, che, comunque, si sono dimostrati a loro agio nei panni dei co-protagonisti.

 Emanuele Crialese, alla sua seconda regia, firma quello che in Francia è stato un caso. Vincitore del premio Semaine de la critique a Cannes nel 2002, ma da noi bistrattato, se non anche accolto con indifferenza, per molti critici era invece il candidato naturale a rappresentare l'Italia per gli Oscar di quest'anno. E' stato, invece, battuto dal più noto, ma forse meno interessante, 'Pinocchio'.

Francesca Pascuttini

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