Conferenza stampa di presentazione del musical di A. L. Webber tradotto ora anche in italiano e messo in scena a partire dal 19 ottobre 2006 a Milano
del 19 ottobre 2006
Il capolavoro di Webber e Rice infuocò Broadway e Londra negli anni ’70 per la sua visione sugli ultimi sette giorni di Gesù, discussa, analizzata e contestata da un punto di vista teologico, ma amata dagli appassionati del rock di tutto il mondo. Esordio a Milano, poi Conegliano (TV), Trieste, Bologna, Napoli, Genova e Torino.                                                                                                                         
 
Il capolavoro di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, negli anni ’70 infuocò Broadway e Londra per la sua interpretazione sugli ultimi sette giorni di vita di Gesù di Nazareth. Una visione discussa, analizzata e contestata da un punto di vista teologico, ma indiscutibilmente amata dagli appassionati del rock e dai melomani di tutto il mondo e unanimamente riconosciuta come la prima e più importante opera rock, perfetto esempio di fusione tra freschezza musicale, incisività dei testi e profondità della trama.
Anche il pubblico italiano può finalmente cogliere tutte le sfumature di questa autentica rievocazione in un allestimento sponsorizzato da Lotteria Italia, per la regia e le coreografie di Fabrizio Angelini. La produzione della Compagnia della Rancia vede in scena oltre 20 interpreti, selezionati con grande cura dopo due audizioni a Milano e Roma, a cui hanno preso parte quasi mille candidati, per scoprire voci straordinarie e intense capacità interpretative. La preparazione ha comportato stage e training, con cui si il regista ha puntato su un’interpretazione emozionale da parte del cast, accompagnato da un’orchestra dal vivo, che unirà sonorità 'leggere' con altre dal timbro più duro, per rivivere gli indimenticabili brani diventati autentici cult.
Jesus Christ Superstar debuttò sul palcoscenico del Mark Hellinger Theatre di Broadway nel 1971, dopo aver conquistato il pubblico in versione album (la voce di Gesù era quella di Ian Gillan dei Deep Purple). Il fenomeno esplose a Londra nel 1972, dove rimase in scena per 3.358 repliche, cambiando per sempre l’immagine del musical, grazie anche alla successiva versione cinematografica con Ted Neeley, Carl Anderson e Yvonne Elliman, nella regia di Norman Jewison (Usa, 1973). Da allora, Jesus Christ Superstar è stato rappresentato in decine di paesi nel mondo, compresi Kenya, Messico, Zimbabwe e Israele. Le liriche di Tim Rice sono state tradotte in oltre 10 lingue tra cui tedesco, francese, spagnolo, portoghese, russo, ungherese e giapponese.
Il fatto di tradurre i testi in italiano ha suscitato qualche perplessità tra gli addetti ai lavori, perché l’italiano ha pochissime tronche e inoltre è molto difficile rendere un testo con un messaggio così forte, senza snaturarlo. Comunque, per la Compagnia della Rancia non è una novità, pensando a tutti i loro spettacoli tradotti, da Grease a Sette Spose per Sette Fratelli. Quel che conta è - anche se non ha la stessa sonorità dell’inglese - che la versione italiana è comunque piacevole ed è stata approvata con entusiasmo dagli stessi autori originali.
Angelini ha scelto di attualizzare l’opera, trasportandola dalle atmosfere hippie degli anni '70 all’era moderna: una scelta dettata dal fatto che sia le musiche sia il messaggio del testo sono assolutamente moderne ed universali. L’ambientazione vede in scena una spiaggia d’estate, mentre il sipario è stato abolito e al centro c’è una scala che arriva in platea, dove gli attori si muovano.
Esordio a Milano fino al 12 novembre, poi Conegliano il 14/11 e Trieste dal 16 al 19/11. Poi Bologna (20-21/11), Napoli (24/11-03/12), Genova (07-10/12) e Torino (12-17/12).
 
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