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Interviste qua e là alla Festa dei Ragazzi

I ragazzi della scuola media salesiana di Bolzano si sono messi nei panni dei giornalisti per un giorno e hanno intervistato per noi tre attori della Festa dei Ragazzi e il regista! Hanno steso anche un articolo sulla partecipazione del Gruppo Leader già dal sabato... Articoli esclusivi scritti in prima linea dalle mani dei ragazzi!


Interviste qua e là alla Festa dei Ragazzi

da Festa dei Ragazzi

del 16 marzo 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 

Interviste prima della Festa dei Ragazzi

INTERVISTA A FRANCESCO

Come ti chiami?

Francesco.

Da dove vieni?

Da Schio, Vicenza.

Qual è il tuo ruolo nello spettacolo della Festa?

Il mio personaggio si chiama  Beniamino. Si tratta di un ragazzo “perduto” e liberato.

Qual è il messaggio che volete lasciare con questa storia?

Spero che si capisca meglio il carisma di Don Bosco. In modo particolare il lato allegro della sua spiritualità. Vogli dire che per amore di Dio Don Bosco si è inventato perfino di fare il saltimbanco.

Che cosa significa per te l’allegria?

Certo che voi fate domande proprio difficili! Per me l’allegria è una forza che ti prende e non si può fermare, contagiosa per chi ti incontra. Sono allegro perché sono contento di vivere.

Come mai hai deciso di far parte del DB Live?

Mi piace recitare. In verità me lo hanno proposto e io ora posso dire di essere molto contento di aver accettato. Ho conosciuto persone speciali  insieme alle quali ho imparato a fare teatro in modo diverso. 

 

INTERVISTA A CHRISTOPHER  

Come ti chiami?

Christopher

Da dove vieni?

Da Monfalcone, provincia di Gorizia.

Qual è il tuo ruolo nello spettacolo della Festa?

Il mio personaggio si chiama  Thomas. Si tratta di un clown cattivo, anzi cattivissimo, che vuole conquistare il potere su tutti, a costi di perdere qualche vita per strada.

Qual è il messaggio che volete lasciare con questa storia?

Il titolo dello spettacolo è “Io do la vita”. Spero che i ragazzi presenti alla Festa scoprano che, per dare la vita, ci vuole un buon motivo; e che se si cerca con fede questo motivo lo si può trovare.

Che cosa significa per te l’allegria?

Essere allegri significa stare bene. Divertirsi non è anche ridere, ma soprattutto è stare bene dentro.

Come mai hai deciso di far parte del DB Live?

Me lo hanno proposto come esperienza di crescita personale .. e per me è veramente stato così! 

 

INTERVISTA A GIADA  

Ciao Giada. Sei preoccupata per lo spettacolo?

Beh, si! Ma credo che sarà un pomeriggio molto allegro ed entusiasmante. Sarà il cuore della festa.

Qual è il tuo ruolo nello spettacolo della Festa?

Il mio personaggio è Paletta, un clown molto allegro, grande amica di Ioan che è il fondatore della Società dell’allegria.

Che cosa vuole suggerire questa storia?

Primo, che bisogna cercare di essere persone entusiaste; e poi che bisogna metterci l’anima nelle cose che facciamo!

Che cosa significa per te allegria?

Per me allegria è tutto. Essere sempre felici anche quando la vita ti mette alla prova. E essere allegri è importante per poter trasmettere la gioia agli altri.

Come mai hai deciso di far parte del DB Live?

Faccio parte del DB Life perché era una cosa nuova e quando me lo hanno proposto ero curiosa di saperne di più.

 

Intervista dopo della Festa dei Ragazzi

INTERVISTA A MATTEO BALBO 

Come ti chiami?

Matteo Balbo.

Da dove vieni?

Vengo da Vicenza.

Segno zodiacale?

Gemelli. Prima di iniziare vorrei sottolineare che mi state intervistando alla fine di due giorni di Festa dei Ragazzi e mi trovate proprio stanchissimo … non so che cosa sarò capace di raccontarvi!

D’accordo, accettiamo il rischio. La storia che abbiamo visto è tua?

Sì, la ho scritta io.

Come hai fatto ad avere il ruolo di regista?

Bella domanda! Tutto nasce un po’ di anni fa, nel 2007, quando mi hanno chiamato alla Festa dei Giovani a fare il Workshop di Teatro corale, poi diventato Stage in action. Qualche anno dopo mi hanno chiamato per curare la regia della Festa dei Ragazzi. Infine quest’anno, oltre alla regia, mi hanno chiesto di pensare anche alla sceneggiatura.

Come ti sei trovato in questo incarico?

Diciamo che è stata una follia … ma una bella follia!

Che spirito hai trovato fra gli attori? Sono entusiasti, oppure lo fanno perché devono …

Ho molta stima di loro. Per fare questa esperienza gli attori non si sono proposti, ma sono stati chiamati a fare questi ruoli in spirito di servizio. E poi, sono molto appassionati. Devo dire che di anno in anno diventano sempre pi√π efficaci. Come ultimo step per questa Festa hanno lavorato un week end e un giorno per prepararsi hanno lavorato bene.

Efficaci? Che cosa  vuol dire? Non basta essere “bravi” per fare gli attori?

No. Io non uso mai la parola “bravi”, perché non vuol dire nulla.

Facci capire meglio: quale tra gli attori con cui hai collaborato è stato secondo te più efficace?

Beh, non lo posso dire, perché è stato un lavoro di gruppo. Certo, qualcuno più efficace degli altri, ma a tutti avevo chiesto di “ascoltarsi” tra loro per rendere le scene più fluide. Per esempio alle prove spesso si sbagliavano alcune battute, mentre nel corso dello spettacolo è andato tutto liscio … Ecco, io interpreto questo risultato dicendo che hanno saputo ascoltarsi tra loro e hanno saputo ascoltare il pubblico e interagire con i ragazzi presenti.

Tutta questa organizzazione luci, scenografie …  chi le ha curate?

La Festa è stata organizzata dai Salesiani del Triveneto, che negli anni hanno via via affinato l’esperienza chiamando dei professionisti ad occuparsi di luci, audio, video … E il lavoro dei professionisti permette a tutti i volontari di lavorare al meglio.

Che cos’è per te l’allegria?

È una domanda difficile! Credo di averlo riassunto nel testo del mio spettacolo … che in realtà adesso è lo spettacolo di tutti. Allegria non è una realtà monolitica. Va distinta dal “divertimento e basta”. Come dicono i personaggi nelle prime battute dello spettacolo, noi siamo fatti di corpo, mente, ma la descrizione non è completa se non si tiene conto dell’anima. Ecco, l’anima è la parte di noi che può essere allegra. Penso che l’allegria si conquista col tempo, cercando il bello nelle cose e nelle persone; e non accontentandosi troppo spesso.

Quella “super frasona” delle orme sulla spiaggia che è stata spontaneamente applaudita da tutti … è tua?

No non è mia. Si chiama “Messaggio di tenerezza”; l’autore è comunemente ritenuto un anonimo brasiliano. È una storia che conosco da tanto tempo e che ha segnato il mio cammino. Quando si è trattato di scrivere questo spettacolo ho sentito il desiderio di inserire anche questo testo.

Quale tra i plastici comparsi nel corso dello spettacolo ti è piaciuto di più?

Non ho potuto vederli tutti, ma solo quelli lasciati sul palco per completare la scenografia. Posso dire che mi aspettavo dei plastici semplici, che so, fatti di carta; invece molte erano delle piccole opere d’arte.

E il plastico che è stato presentato durante la messa? Noi lo scorso hanno siamo passati da quell’Oratorio … era praticamente uguale alla realtà!

Ah, quello era un modellino costruito diversi anni fa da veri professionisti. All’Oratorio di San Donà, infatti, hanno una antica tradizione della lavorazione del legno.

Sai reppare?

Cosa?! No, non sono capace … sarei curioso di provare … magari in un’altra vita …

Intermezzo Rap: Aron si fa suggerire qualche parola dal regista in tema di felicità e improvvisa davanti a noi un paio di minuti di Rap. Matteo si mostra davvero divertito della faccenda e commenta con parole di elogio.

Prima di salutarci, anche Matteo spende qualche minuto per “intervistarci” a sua volta.

Sì! Per scovare il regista e realizzare questa intervista abbiamo fatto una vera caccia al tesoro … ma ne è valsa la pena! 

Il Gruppo Leader alla FdR 2012

Sabato 10 Marzo - Ore 16.30Primo incontro in sala Palladio 

          Anche quest’anno al cuore della Festa dei Ragazzi sono stati coinvolti un centinaio di ragazzi e ragazze di Terza media. Si tratta di ragazzi provenienti dalle opere dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice del Triveneto.

          Coordinati da suor Giovanna S., don Giorgio B. e don Massimo Z. hanno prestato il loro servizio fin dal primo pomeriggio di sabato 10 Marzo. Il desiderio degli organizzatori della Festa è questo: i giovani non siano solo destinatari della Festa dei Ragazzi ma anche i promotori. Giovani per i giovani insomma, in certo modo luci per tutta la Festa!

          Grazie alla loro disponibilità siamo riusciti a dar vita ad una bella esperienza di servizio.  Noi, i più “grandi/vecchi” di tutti,  siamo stati chiamati a dare una testimonianza di servizio. «In mezzo a voi – ha raccomandato suor Giovanna ai Leader – ci sono altri ragazzi che non hanno mai fatto un servizio come questo; per cui si deve vedere che voi Leader sapete trascinare nel servizio gli altri».

          A noi giornalisti non sarebbe venuto in mente di iniziare un incontro organizzativo del gruppo Terze medie con la preghiera, ma adesso che ne abbiamo fatto l’esperienza abbiamo capito che era indispensabile preparare il cuore offrendo a Dio la nostra disponibilità per questo servizio e chiedendo a lui grazia e forza per portare molti frutti.

          Dopo la preghiera suor Giovanna e don Massimo ci hanno provocati sul senso del nostro servizio. «Quando si fa un servizio, non si bada a cosa faccio, in pole position o dietro le quinte non importa, siamo tutti importanti». A  partire dal racconto della Società della Allegria abbiamo sottolineato i quattro cardini del servizio secondo don Bosco: allegria, costanza, fatica, testimonianza. E poi via, al lavoro, divisi in gruppi di servizio.

          Noi di Bolzano quest’anno abbiamo pensato di portare alla Festa dei Ragazzi la nostra esperienza di “giornalisti”. Alla scuola Media infatti curiamo mensilmente l’edizione della “Gazzetta del Rainerum” che attraverso interviste, reportage, sondaggi e giochi cerca di raccontare la vita che passa tra studenti ed insegnanti.

          Ci auguriamo che gli articoli che scriveremo per questa Festa dei Ragazzi 2012 aiutino anche voi lettori a ricordare la allegria che abbiamo condiviso in questo grande evento!

Giacomo S.V.  Francesko H. e Aron Z.

Scuola media Rainerum - Bolzano 

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