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Il compito dell'amore

La mamma, una giovane donna, non sta bene, è ammalata, ha la cirrosi epatica da molto tempo. Non può allattare la bimba perché non ha latte. Un mese dopo il parto questa donna se ne va in cielo. Non c'è più nessuno per occuparsi della piccolina...


Il compito dell'amore

da Attualità

del 05 giugno 2006

Il sole tramonta, carico di molte fatiche ma anche di tanta speranza e gioia per tantissimi uomini e donne. Speranza di un futuro migliore, gioia di aver passato un giorno di più sulla terra. Ciascuno a modo suo si dà da fare perché la serata vada bene in questa bella città circondata da tutte le parti dalle montagne, Natitingou, a Nord del Benin. Qui, come al solito, le mamme si danno da fare perché sia pronta la cena; altre donne invece danno la vita partorendo. È arrivata. Eccola finalmente dopo un viaggio lungo nove mesi. Si chiama Augustine Camelia Kouagou, pesa appena 1,8 chili...

La mamma, una giovane donna, non sta bene, è ammalata, ha la cirrosi epatica da molto tempo. Non può allattare la bimba perché non ha latte. Un mese dopo il parto questa donna se ne va in cielo. Non c'è più nessuno per occuparsi della piccolina: la mamma non ha mai detto il nome del papà. Augustine viene così abbandonata presso le suore di S.Agostino. È immediatamente portata all'ospedale per le analisi. Per fortuna la piccola non ha niente di grave, solo che, dalla nascita, ha sempre mangiato pappa di mais o miglio. È fragile.

Cosa fare? A chi affidarla perché cresca bene e in salute? Le suore non hanno le strutture adatte per accogliere bimbi piccoli. André ed io siamo al corrente della situazione, dopo un momento di esitazione, accettiamo di accogliere Augustine dal momento che nostro figlio Masse Rafaele è piccolo e allattato al seno e che per il momento non lavoro fuori. I problemi non sono risolti perché il mio latte è poco e non riesco a sfamare tutti e due. Decidiamo di fare l'allattamento misto e con l'aiuto di persone di buona volontà compriamo scatole di latte.

Augustine arriva a casa il 23 agosto 2005. La nostra famiglia si è ingrandita. La bimba ha ora sette mesi, è cresciuta tanto, è bellissima ed in buona salute.Anche se il lavoro è doppio e pesante, non si può pareggiare con la grazia e la gioia che proviamo a compiere uno dei nostri compiti di famiglia cristiana: quello di amare, accogliere e proteggere il dono della vita.

Dalla pubblicazione del Centro Orientamento Educativo (Coe, n. 2- aprile 2006)

Christine Nyemeck

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