Don Bosco conservò vivissimo l'affetto per sua madre; ne parlava sempre con commozione; e più volte se la vide comparire in sogni che restarono indelebili nella sua mente.
del 15 gennaio 2006
Don Bosco conservò vivissimo l’affetto per sua madre; ne parlava sempre con commozione; e più volte se la vide comparire in sogni che restarono indelebili nella sua mente.
 
Così nell’agosto del 1860 (quattro anni dopo la sua morte), gli parve d’incontrarla presso il Santuario della Consolata, mentre egli tornava all’Oratorio. Il suo aspetto era bellissimo.
 
— Ma come! Voi qui? — le disse Don Bosco —. Non siete morta?
 
— Sono morta, ma vivo — rispose Margherita.
 
— E siete felice?
 
— Felicissima!
 
Don Bosco le chiese se dopo morta fosse entrata subito in paradiso. Margherita rispose di no. Quindi le chiese se in paradiso vi fossero vari giovani dei quali fece i nomi; e Margherita rispose di sì.
 
— E ora — continuò Don Bosco — fatemi conoscere che cosa godete in paradiso.
 
— Non posso — rispose la mamma.
 
— Datemi almeno un saggio della vostra felicità.
 
Allora vide sua madre tutta splendente, ornata di una veste preziosissima, con un aspetto di maestà meravigliosa, e dietro a lei un coro numeroso. Poi si mise a cantare. Il suo canto d’amore a Dio, di una inesprimibile dolcezza, andava diritto al cuore, lo invadeva e lo attirava senza fargli violenza. Sembrava l’armonia di mille cori e di mille gradazioni di voci, che dai bassi più profondi salivano agli acuti più alti, con varietà di toni e differenza di modulazioni e vibrazioni più o meno forti, combinate con tanta arte, delicatezza e accordo che formavano un sol tutto. Don Bosco, a quella soavissima melodia, rimase come fuor di sé e non seppe più che cosa dire e domandare a sua madre. E Margherita, quando ebbe finito il canto, si rivolse a lui dicendo:
 
— Ti aspetto, perché noi due dobbiamo stare sempre insieme. Proferite queste parole, disparve.
 
Quando una persona cara ci lascia, siamo soliti consolarci e con solare dicendo: «È andato nella Casa del Padre». Benissimo! Ma la fede ci dice che la Casa del Padre ha un’anticamera, nota col nome di «purgatorio »,dove l’umano spirito si purga e di salir al ciel diventa degno (Purg. 1,5).
 
Anche la santa Mamma di Don Bosco è passata per questa misteriosa ma reale anticamera del paradiso.
 
Più tardi, nel 1886, Don Bosco sognò sua madre nell’atto di attingere acqua alla fontana vicino alla sua casetta. Mamma Margherita si mostrava preoccupata perché quell’acqua, che era sempre stata limpida e pura, ora appariva limacciosa e popolata d’insetti.
 
Richiesta da Don Bosco del motivo di quella preoccupazione, rispose:
 
— Aquam nostram pretio bibimus (Noi beviamo la nostra acqua pagandola).
 
— Sempre col vostro latino — le rispose Don Bosco.
 
Mamma Margherita continuò col suo latino facendo capire a Don Bosco che in avvenire le sue parole si sarebbero avverate. Quindi lo condusse dietro la fontana, in un luogo elevato donde si distinguevano Capriglio e altre borgate sparse qua e là; e additandogliele, disse:
 
— Che differenza c’è tra questi paesi e la Patagonia?
 
— Ma io vorrei, se potessi, fare del bene qui e là.
 
Allora la madre si dileguò. Don Bosco, nel raccontare il sogno, fece questa osservazione: «Il posto nel quale mi condusse mia madre, è molto adatto per farvi qualche opera, essendo centrale fra molte borgate che non hanno chiesa».
san Giovanni Bosco
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