Ciò che costituisce un individuo sono le cose a cui aspira. Se voglio conoscere me stesso, devo domandarmi: per quali fini sto lottando? Quali valori mi stanno più a cuore? Quali sono i grandi aneliti da cui vorrei essere sollecitato? [...] Ma quale potere saprà indurmi a fare con amore ciò che devo fare per dovere?A.J. Heschel nacque a Varsavia nel 1907 da genitori appartenenti a famiglie di autorevoli rabbini. Riuscì a lasciare la Polonia pochi giorni prima dell'invasione tedesca e raggiunse gli Stati Uniti. La madre e tre sorelle morirono nel lager...
del 01 gennaio 2002
Insieme con le potenzialità chiuse nella nostra natura noi possediamo la chiave per liberarle e svilupparle. Per raggiungere un valore, dobbiamo prevedere, indagare e languire per esso. Una pietra non cerca di diventare una statua, e quando si trasforma in una statua, la forma più che essere prevista le viene imposta. L’uomo però non vive di soli bisogni ma anche di aspirazioni verso cose che non sa nemmeno come esprimere.
Ciò che costituisce un individuo sono le cose a cui aspira. Se voglio conoscere me stesso, devo domandarmi: per quali fini sto lottando? Quali valori mi stanno più a cuore? Quali sono i grandi aneliti da cui vorrei essere sollecitato?
Chi si sente soddisfatto della propria vita non ha mai desiderato veramente e che desidera appassionatamente la luce di Dio trascura le comodità per l’assillo, la vita per l’amore, sapendo che la soddisfazione è l’ombra e non la luce. L’intenso anelito che pervade l’eternità è un anelito a glorificare, a servire. E allorché le onde di questo anelito salgono nella nostra anima, vengono rimosse tutte le barriere: la crosta dell’insensibilità, l’isteria della vanità, le orge dell’arroganza. Poiché non è soltanto l’io che trema, non è un’agitazione proveniente della mia anima, ma una vibrazione eterna che ci sconvolge tutti.
Nessun codice, nessuna legge, nemmeno la legge di Dio può fornirci un modello per la nostra vita nella sua totalità. Non basta avere le idee giuste. Infatti nell’ambito della vita è la volontà, e non la ragione, che detiene il potere esecutivo. La volontà e più forte della ragione e non si sottomette ciecamente al dettame dei principi razionali. La ragione potrà costringere intellettualmente lo spirito ad accettare le sue conclusioni. Ma quale potere saprà indurmi a fare con amore ciò che devo fare per dovere?
Un giovane entrò come apprendista presso un fabbro ferraio. Imparò a maneggiare le tenaglie, a sollevare il martello, a battere sull’incudine e ad alimentare il fuoco con il mantice. Quando ebbe finito l’apprendistato, venne scelto per un posto nella fucina del palazzo reale. Ma la felicità del giovane finì ben presto, quando si accorse che non aveva imparato a far scoccare la scintilla. Tutte le sue conoscenze e le sue abilità nel manovrare gli attrezzi non gli servivano a nulla.
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