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A Medjugorje ho trovato Gesù

Stiamo parlando di Mara Santangelo, ritiratasi dal tennis professionistico nel maggio 2010. Attraverso una splendida chiacchierata si apre a cuore aperto raccontandomi la sua “nuova vita” insieme a Gesù. "È capitato per caso il viaggio a Medjugorje, poteva sicuramente essere qualsiasi altro luogo Mariano, ma dentro di me..."


A Medjugorje ho trovato Ges√π

da Quaderni Cannibali

del 13 aprile 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 

          Ex numero 27 al mondo in singolare,vincitrice nel 2006 della Fed Cup insieme alle sue compagne di squadra Francesca Schiavone, Flavia Pennetta e Roberta Vinci, prima italiana a vincere un torneo del Grande Slam in doppio nel 2007 in coppia con Alicia Molik. Stiamo parlando di Mara Santangelo, ritiratasi dal tennis professionistico nel maggio 2010.

Attraverso una splendida chiacchierata si apre a cuore aperto raccontandomi la sua “nuova vita” insieme a Gesù. Quando hai scoperto in te questa tua profonda fede?          “Provengo da una famiglia cristiano cattolica e da quando ero piccola mia mamma mi ha sempre abituato alla preghiera, ma nel corso degi anni ho vissuto momenti molto difficili come la separazione dei miei genitori e successivamente la morte di mia madre in un incidente stradale quando avevo 16 anni, poi ho dovuto convivere durante tutta la mia carriera tennistica con un forte dolore al piede , questi avvenimenti mi hanno fatto distaccare molto dalla Fede. Pregavo e mi rivolgevo a Dio solo nel momento del bisogno, oppure nel momento del dolore lo maledivo,quindi un rapporto molto turbolento. Ma l’anno in cui ho annunciato il mio ritiro dal tennis ho sentito la necessità di fare un pellegrinaggio e il 2 novembre del 2010 mi sono diretta a Medjugorje.”Perché hai scelto Medjugorje e cosa hai provato quel giorno?          “È capitato per caso il viaggio a Medjugorje, poteva sicuramente essere qualsiasi altro luogo Mariano, ma dentro di me ho sempre avuto questo forte desiderio perchè mia madre era molto devota alla Madonna e prima che morisse era stata a Fatima. In qualche modo questo viaggio è stato un ricollegarmi a lei,anche se io per tutta la vita ho parlato con mia mamma e continuo a farlo,ma avendo avuto un rapporto contrastante è stato come un modo per riappacificarsi. Quindi i primi di novembre,insieme ad un gruppo di amici,sono partita per Medjugorje  e il 2 novembre abbiamo fatto la veglia per tutta la notte in attesa dell’apparizione alla vegente ( ogni due novembre avviene l’apparizione). In quel momento c’è stato qualcosa di speciale dentro di me,difficile da spiegare e da quel giorno ho sentito il bisogno di trasmettere a mia madre e alla gente intorno a me questa immensa gioia nell’aver incotrato Gesú nella mia vita.”Io ti conosco da un po’ di anni e noto il tuo netto cambiamento, come lo puoi spiegare?          “Si è vero,prima ero una ragazza molto chiusa, poco sorridente sicuramente per i vari problemi che ho avuto,ma anche a causa del  mio carattere,ma da quel fatidico 2 novembre posso dire che ci sia stato un vero “miracolo” perchè  adesso che ho intrapreso questo percorso religioso sono una persona diversa, più solare ma soprattutto piú serena. Quella notte posso confermare di aver percepito determinate sensazioni,ma non mi piace parlare tanto di quello che ho sentito perchè spesso le persone si danno troppe aspettative. Ognuno può vivere quel momento in modo differente senza che necessariamente si debba vedere qualcosa.”Pensi che se avessi incontrato Dio prima, ad esempio durante la tua carriera tennistica, sarebbe cambiato qualcosa?          “Ci tengo a sottolineare che per quanto riguarda il mio percorso tennistico non ho alcuna recriminazione,perchè nonostante questo mio problema al piede sono riuscita a realizzare il mio sogno e cioè di diventare una tennista professionista di alto livello,ed era quello che avevo promesso a mia madre prima che morisse. Sicuramente se avessi incotrato Dio prima sarebbe stato diverso,ma sono comunque contenta che sia accaduto anche in età piú matura e mi reputo fortunata perchè c’è gente che ancora non ha avuto questo grande dono!”Quando hai deciso di interrompere la tua attività e come hai reagito?          “All’inizio è stata davvero dura accettare la mia condizione fisica ed essere costretta a prendere una decisione del genere,perchè mi ponevo tante domande e mi sentivo quasi smarrita. Ma adesso il tennis non mi manca assolutamente,anzi mi sento bene. Continuo comunque a seguire il circuito,soprattutto le mie ex compagne di squadra e faccio un gran tifo per loro sperando che facciano bene. La cosa che riscontro maggiormente è che durante i tornei,essendo uno sport individuale, tra le atlete ci sono molte invidie,quindi poteva capitare di “gufare” ( come si usa dire in gergo tennistico) qualche giocatrice sperando che perdesse,come sicuramente succede a chiunque,mentre adesso sono veramente felice per loro se vincono e se ottengono grandi risultati.”Oggi com’è la tua vita e di cosa ti occupi?          “Sono sempre molto legata al mondo del tennis perché comunque è stata la mia vita,infatti sono testimonial della Bosch per eventi di formazione dove vengono organizzate delle giornate in cui faccio giocare i manager e,nonostante abbia avuto molte proposte per allenare delle giocatrici, adesso ho capito  che la mia missione è un’altra. Sento di dover intraprendere una nuova strada,in questo momento sto’ scrivendo un libro sul quale punto molto che racconta il mio percorso di vita ,poi quello che succederà si vedrà.”

http://www.ricercatoridisperanza.it

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