Ecco l’augurio di Pasqua, vedere Gesù vivo nella propria vita, nella famiglia, nella Chiesa e allora tutto cambia, tutto si rinnova.
Carissimi amici, come state?
Spero bene, qui ieri abbiamo celebrato la domenica di Pasqua noi cattolici qui in Etiopia seguiamo il calendario della Chiesa Ortodossa per celebrarla tutti insieme e quest’anno era il 24 aprile.
Abbiamo celebrato con tanta fede la Pasqua, nelle Messe del giovedì, del venerdi e della notte del sabato santo. Tutto poi è culminato domenica di Pasqua: tanti ragazzi e giovani e tante mamme, con alcuni battesimi. Abbiamo iniziato verso le 9.00 del mattino per concludere verso le 12.00, tra canti di gioia, danze al Signore, poi fuori della
Chiesa un bel programma con altri canti, discorsi e tanto entusiasmo per festeggiare Gesù risorto. Infine un bel pranzo tutti insieme, con la nostra bella mucca e tanta polenta. Alla fine regali per tutti: per ogni gruppo un kg di caffe’ e di zucchero da bersi in compagnia in un giorno della prossima settimana.
Poi verso le 15 abbiamo proiettato un bel film su Gesù, che era stato doppiato in lingua nuer. Tutti stipati dentro il nostro salone, bambini, ragazzi, mamme e papà per vedere il film, con un bel applauso a Gesù quando lo rivedono risorto.
Continueremo a festaeggiare Pasqua nelle varie cappelle che abbiamo attorno a Lare, Thiajak, kubri, Gok e Pilual. Ci aspettano belle celebrazioni con tanti battesimi e prime comunioni, soprattutto nella nuova chiesa di Pilual dove avremo i primi battezzati dopo oltre un anno della nostra presenza.
I nostri quattro asili continunano, i bambini sono sempre contenti di venire a scuola per imparare, giocare, incontrarsi, pregare, fare una sostanzione merenda. Ogni settimana facciamo tre visite, tra Simon, un catechista di Lare e io, per incontrare i bambini, gli insegnanti, vedere che tutto sia a posto.
A Lare, oltre all’asilo, abbiamo l’oratorio nel pomeriggio e la libreria alla sera che funzionano sempre bene.
Tanti amici ci aiutano sempre, nella realizzazione di un pozzo, nel sostenere gli asili, nella costruzione e riparazione delle capanne della gente, nel cibo mensile per chi ha più bisogno, nelle cure mediche per chi è ammalato, per degli studenti che vivono a Gambella, per chi torna in Sud Sudan, e ancora per tante altre persone, grazie di cuore a tutti questi amici. Facciamo sempre quello che possiamo, in fondo siamo qui per condividere sia le gioie sia le difficoltà di questa gente, cercando di aiutarsi insieme.
Il nostro Vescovo mons. Roberto Bergamaschi è tornato a Gambella, ristabilito nella sua salute, dopo due mesi di assenza, ci siamo incontrati con tutti i sacerdoti proprio prima di Pasqua per salutarlo e incoraggiarlo.
Non ci sono molte novità nella guerra civile che abbiamo in Etiopia nella regione del Tigray. I ribelli si sono ritirati all’interno del Tigray, e il governo ha permesso ad alcuni convogli umanitari di entrare nella regione per portare cibo e medicine per la gente che vive lì. Tutto è ancora bloccato, ma noi speriamo sempre che possano iniziare dei negoziati per arrivare alla pace.
Infine qui a Lare sono arrivate le prime piogge che hanno portato un bel fresco, siamo scesi a 30° durante il giorno, solo le zanzare adesso danno un po’ fastidio, il fango per le strade e qualche insettone non ben identificato. Oltre al solito varano, che è tornato a farsi vedere, sono comparsi tantissimi uccelli, piccoli e grandi. La gente in questo periodo sta pulendo dalle erbacce e zappando i piccoli terreni che possiedono e tra poco pianteranno il granoturco. E’ un momento di lavoro comunitario, tutta la famiglia partecipa e ci si aiuta anche tra le varie famiglie. Le mucche, gli animali preferiti dai nuer, tornato dal fiume e stanno vicino alle loro capanne qui a Lare. Gli alberi si risvegliano e tutto diventa verde per la pioggia.
Ecco il messaggio di Pasqua: gli apostoli sono scappati al vedere la croce, ma poi ritornano e predicano il Vangelo e danno la vita per Gesù, cosa è successo tra la croce e questo entusiasmo che è venuto dopo? Hanno visto Gesù vivo, risorto, presente tra loro. Ecco l’augurio di Pasqua, vedere Gesù vivo nella propria vita, nella famiglia, nella Chiesa e allora tutto cambia, tutto si rinnova.
Vi mando un saluto e un GRAZIE DI CUORE per tutto il vostro sostegno,
vi ricordo con affetto e con una preghiera da Lare.
Abba Filippo
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