Volontari SCU al Job & Orienta

Ogni anno il Job&Orienta di Verona si conferma una sorta di “piazza delle grandi scelte”, un crocevia dove scuola, formazione e mondo del lavoro si danno appuntamento per parlare ai giovani con linguaggi concreti. Per noi salesiani il Servizio Civile Universale è sempre un’occasione preziosa a cui partecipare: presenza istituzionale, certo, ma soprattutto ascolto sul campo, dialogo a tu per tu, racconto diretto di un’esperienza che continua a cambiare la vita di migliaia di ragazze e ragazzi. Anche quest’anno abbiamo dato il nostro apporto allo stand promosso dallo stesso Dipartimento delle Politiche Giovanili con la presenza di tre volontarie che nel corso delle giornate hanno animato lo stand. Questo il racconto di Maddalena:

"Giovedì 27, venerdì 28 e sabato 29 novembre abbiamo avuto il piacere di partecipare al Job&Orienta, un evento che si tiene ogni anno a Verona per l’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, dove ci è stato chiesto di parlare del Servizio Civile a ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia. Eravamo un gruppo di giovani servizio-civilisti impegnati in vari progetti di Verona, e la diversità di provenienza ed esperienze ha potuto arricchire le nostre testimonianze, che penso siano state significative per le ragazze e i ragazzi incontrati. Facendo volantinaggio tra gli stand del padiglione, abbiamo fermato molti studenti, inizialmente non molto interessati a causa della disinformazione, ma curiosi e volenterosi di approfondire questa novità, e anche alcuni professori che spero possano parlare ai loro alunni di questo “anno che ti cambia la vita”. Il Job&Orienta ci ha fatto capire quanto sia importante informarsi sui progetti che ci vengono proposti, infatti - purtroppo - molti ragazzi non erano a conoscenza del Servizio Civile Universale ed è stato molto gratificante poter dare loro la possibilità di conoscerlo".

Le volontarie del Servizio Civile Universale, Zippora, Maddalena e Silvia, hanno portato energia, professionalità e quella credibilità semplice che nasce solo dall’esperienza vissuta. Hanno dialogato con centinaia di studenti, hanno distribuito materiali, hanno raccontato cosa significhi davvero mettersi in gioco per un anno a servizio degli altri. Il risultato? Una presenza salesiana concreta, capace di valorizzare il passato e il suo stile educativo, ma con i piedi ben piantati nel presente dei giovani. Una piccola testimonianza, certo, ma fedele allo spirito che Don Bosco ci ha consegnato: essere dove i ragazzi sono, per accendere in loro domande, desideri e futuro.