Un mese di crescita

Con il mese di novembre penso di essere finalmente riuscita a prendere il nuovo ritmo di vita che mi ha accolta quest’anno. La mia esperienza di Servizio Civile Universale si sta svolgendo presso la casa salesiana di Castello di Godego dove c’è sia la scuola Primaria che la Secondaria di Primo grado. I compiti da svolgere sono parecchi e sto davvero iniziando a capire cosa significa inserirsi in un contesto lavorativo ma sto anche toccando con mano quanto questo percorso stia trasformando positivamente la mia quotidianità,
facendomi crescere sotto aspetti che vanno ben oltre le aspettative iniziali, soprattutto nelle capacità interpersonali e professionali.

Il segno più significativo che mi sta lasciando il servizio civile è la profonda cura e attenzione verso i ragazzi, sia della scuola primaria che della secondaria, che sto crescendo in me. Poterli affiancare in classe ma anche giocare con loro in cortile e ascoltarli quando si confidano, è il cuore del servizio. Essendo al primo anno di Scienze della Formazione Primaria, questa esperienza diretta con il mondo della scuola è un'opportunità unica: è come se stessi già mettendo le "mani in pasta" riguardo ciò che sto studiando all'università, trasformando la teoria in esperienza concreta e rafforzando la mia scelta professionale futura.

Non è un percorso privo di fatiche. Infatti è ogni volta una sfida nuova affrontare compiti che non trovo nelle mie corde ma che mi vengono affidati. Tuttavia, vedo in queste prove un'importante occasione di crescita, perché temprano la mia resistenza e capacità di adattamento, una qualità che so mi sarà utile in una futura ottica professionale. Inizialmente ho fatto particolare fatica a conciliare studio e lavoro, ma giorno dopo giorno sto imparando a migliorare la mia organizzazione per valorizzare ogni aspetto della mia vita.

Il Servizio Civile Universale è un vero laboratorio di vita che mi sta donando strumenti preziosi per il mio futuro, a livello umano e professionale.