Solo propositi o fatti?

Il Vangelo commentato dai giovani e dai salesiani. Prenditi un tempo di meditazione sulla Parola di Dio.

Alexander Van Steenberge Alexander Van Steenberge

II Domenica di Avvento

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 3, 1-12

In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!».
E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all'ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: "Abbiamo Abramo per padre!". Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell'acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

Commento

In questa seconda domenica di avvento incontriamo nel vangelo Giovanni il Battista, che oltre ad essere il cugino di Gesù è anche un profeta. Si vestiva di peli di cammello e mangiava cavallette e miele selvatico. Un personaggio un po’ particolare diremmo noi oggi.

Il vangelo ci dice che molta gente accorreva a lui da Gerusalemme, dalla Giudea e dalle zone vicino al Giordano, per farsi battezzare. Davvero tante persone andavano da lui. Qualcuno vedendosi arrivare così tanta gente e diventando “famoso” avrebbe potuto montarsi la testa e mettersi al centro. Invece Giovanni sa bene chi è, che non è lui Dio. Sa di essere un Suo strumento, chiamato a preparare la strada a Gesù (a cui non si considera degno di portare i sandali). L’atteggiamento che ci insegna oggi il Battista è la verità e la coerenza. Quando vede arrivare i farisei (che probabilmente erano lì solo per farsi vedere o per mettersi a posto un po’ la coscienza) non ha nessun timore nel dirgli la verità anzi… gli dice: “fate dunque un frutto degno della conversione”.

A volte anche a noi può capitare di essere un po’ farisei, che facciamo tanti bei propositi di cambiamento dettati dall’entusiasmo o da situazioni critiche e poi non ci muoviamo di una virgola. Ad esempio, nello studio, l’arrivare sempre all’ultimo momento e riproporsi di essere costanti, senza farlo. Le parole di  Giovanni ci mettono in guardia nell’essere coerenti. I frutti di cui parla sono i fatti, quello che facciamo nella nostra quotidianità. Non basta dire, bisogna fare. Il tempo dell’avvento è un tempo speciale di attesa, di preparazione in cui poter vivere i nostri propositi.

In questa domenica, possiamo chiedere la grazia di trovare anche noi un Giovanni Battista che possa accompagnarci a crescere nella verità mostrandoci la strada in cui incontrare il Signore.

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