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Servizio civile sul lastrico

Aspettative tradite per gli aspiranti volontari del servizio civile. Vita non profit magazine in edicola da oggi, in un'intervista al direttore dell'ufficio nazionale servizio civile Leonzo Borea, fa chiarezza sul fondo di 33 milioni messo a disposizione dal governo Prodi e congelato da Tremonti...


Servizio civile sul lastrico

da Servizio Civile

del 12 settembre 2008

Nel 2009 saranno avviati meno di 30mila giovani

 

Aspettative tradite per gli aspiranti volontari del servizio civile. Vita non profit magazine in edicola da oggi, in un’intervista al direttore dell’ufficio nazionale servizio civile Leonzo Borea, fa chiarezza sul fondo di 33 milioni messo a disposizione dal governo Prodi e congelato da Tremonti.

 

Altro che ben tornato. Questo è un vero proprio ben servito. Il tanto atteso fondo da 33 milioni di euro valuto dal precedente governo di centro sinistra da destinare al servizio civile,non è stato scongelato da Tremonti. Questa è la sorpresa che si è trovata il direttore dell’Unsc (Ufficio Nazionale Servizio Civile) Leonzio Borea al ritorno delle ferie. «Con le risorse che abbiamo in cassa, il bando 2009 non arriverà a 30mila volontari» denuncia Boreo in un intervista rilasciata a Vita non profit magazine in uscita domani 12 settembre. Questo significa che nel 2009 saranno avviati meno di 30mila volontari, cifra che conferma il trend in ribasso già iniziato durante la gestione DeLuca-Cipriani, che aveva visto crollare il numero degli avvii da 53mila a 34mila volontari.

 

La partita però non sembra essere ancora chiusa. Un nuovo bando molto probabilmente non ci sarà, ma Unsc sta pensando a un pacchetto salva servizio civile nella speranza che le proposte entrino nella prossima finanziaria. Per portare a un incremento delle risorse si potrebbe seguire la strada della detassazione. Nella visione di Borea infatti, una soluzione potrebbe essere quella relativa al taglio dell’Irap, che vale l’8% delle paghe elargite ai volontari e soprattutto il taglio dell’Imps pagato sui volontari privi di ogni forma previdenziale obbligatoria. Borea non disdegna neppure la possibilità di attirare risorse private. Visto che l’attuale direzione ha approvato il principio che l’Unsc può essere destinatario di donazioni private, «ora » ha detto Boera a Vita, «occorrerà trovare chi è disposto a investire su di noi».

 

 

Stefano Arduini

http://www.vita.it

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