MGS Unilav - giovani ponti di pace

Una cinquantina di giovani universitari e lavoratori del MGS Triveneto hanno vissuto un weekend di spiritualità.

Dal 31 ottobre al 2 novembre siamo stati presso la Casa San Giuseppe delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Caorle, dove si è tenuto l’incontro dei giovani universitari e lavoratori del Movimento Giovanile Salesiano del Triveneto. Un’esperienza che ha saputo tenere insieme momenti di riflessione, approfondimento e confronto, mantenendo sempre al centro il tema della pace, intesa non solo come assenza di conflitti, ma come atteggiamento interiore e stile di vita.

L’incontro è iniziato il venerdì sera con un momento di divertimento che ha favorito un clima di conoscenza e collaborazione tra i circa cinquanta partecipanti. A seguire, un momento di riflessione personale e di gruppo ha introdotto la domanda guida dell’intero weekend: in che modo ciascuno di noi vive la pace nella propria quotidianità? Una domanda semplice ma non scontata, che ha invitato a un primo esercizio di consapevolezza.

La mattinata di sabato ha rappresentato il momento formativo più denso. Le Discepole del Vangelo, legate alla spiritualità di Charles de Foucauld, hanno presentato la figura di questo “fratello universale”, mettendo in luce la radicalità della sua scelta di fraternità e di prossimità. L’incontro ha suscitato una riflessione interessante su come sia possibile, oggi, vivere un atteggiamento di apertura autentica verso l’altro, soprattutto in un contesto sociale segnato da divisioni e pregiudizi. Dopo un tempo di silenzio personale e la celebrazione dell’Eucaristia nella solennità di Tutti i Santi, il pomeriggio è stato dedicato alla fraternità e ai laboratori tematici.

I tre laboratori – dedicati rispettivamente all’omosessualità, ai migranti e al dialogo interreligioso – hanno costituito un’occasione preziosa per affrontare questioni complesse da una prospettiva cristiana, senza cedere né alla semplificazione né al giudizio. Il confronto, condotto con equilibrio e rispetto, ha permesso di cogliere la tensione che abita il credente contemporaneo: da un lato la fedeltà al Vangelo, dall’altro la necessità di comprendere e accompagnare la realtà in tutta la sua complessità.

La serata si è conclusa con una veglia di preghiera e adorazione eucaristica, arricchita dalla testimonianza della figura di Santa Maria Troncatti, recentemente canonizzata. La sua esperienza missionaria è stata proposta come modello di carità concreta e di pace incarnata nei gesti quotidiani.

Domenica mattina, la testimonianza di Silvia della Comunità Papa Giovanni XXIII ha portato un respiro internazionale e concreto al tema del weekend. Il suo racconto dell’esperienza in Colombia con Operazione Colomba, progetto di presenza non violenta in zone di conflitto, ha offerto una prospettiva reale e tangibile su cosa significhi costruire la pace nei contesti più fragili.

Questo weekend ha rappresentato per noi giovani che vi abbiamo partecipato un tempo di formazione integrale, capace di tenere insieme riflessione spirituale, confronto sociale e approfondimento culturale. Ne emerge una consapevolezza più matura: la pace non è una condizione data, ma un processo che richiede impegno personale, dialogo, e una costante revisione del proprio modo di stare nel mondo. Per noi giovani del MGS, questo incontro è stato un laboratorio di pensiero e di vita, dove il Vangelo si è intrecciato con le sfide del presente, invitandoci a diventare, con responsabilità e discernimento, costruttori di pace nel quotidiano.

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