L'articolo del primo weekend MGS Biennio!
L’estate è appena terminata, la scuola è ricominciata e la settimana scorsa è scoccato l’inizio anche del gruppo MGS Biennio!
Era la prima volta che partecipavo ad un evento con così tanti altri miei coetanei.
La proposta mi è arrivata dopo un meeting estivo a cui ho partecipato perché c’erano i miei amici.
Mi sono fidata e boom! Sono arrivata al San Marco nel weekend dell’8 e 9 novembre.
Il timore ha lasciato presto spazio alla gioia e all’allegria di un cortile in festa, pieno di ragazzi che corrono, saltano, giocano e danzano e dove nessuno viene escluso.
Devo ammettere che è stato importante passare del tempo con loro e scambiare qualche momento di confronto, perché ho sentito di non essere solo e che altre persone vivono e provano quello che anche io sto passando. Fuori di me c’è un mondo da scoprire!
Sono anche soddisfatto dei temi e delle attività affrontate questa volta. In modo incredibile, tutto è sembrato collegato alla mia vita: abbiamo parlato di talenti!
Non è sempre facile per noi adolescenti credere di possederne.
Fin da sabato, grazie alle attività svolte, ho riflettuto sul fatto che io ho dei talenti e non solo perché so fare delle cose e perché sono eccellente!
La domenica, invece, sono rimasta colpita dai tre momenti formativi proposti.
Ho capito che ognuno di noi è un pezzetto di legno da modellare, malleabile (anche se un po’ duro a volte) e che a partire da quello che siamo possiamo creare un capolavoro!
Nel primo momento in particolare, lo stand sulla vita nostra, abbiamo cercato di comprendere di cosa sia fatto il nostro cuore. Ho toccato con mano che in tutti i cuori c’è del bello, basta cercarlo e accoglierlo.
Nel secondo momento, quello dello stand salesiano, ci hanno parlato più profondamente del talento, attraverso lo sguardo di Bartolomeo Garelli, il primo ragazzo di don Bosco che sembrava apparentemente privo di talenti. Lo sguardo di don Bosco, però, va oltre e riesce a scovare anche solo un suo piccolo talento da far fruttare: il saper fischiare.
Da questa piccola cosa don Bosco fa nascere il primo oratorio, con questo ragazzo che sembrava da buttare!
Nell’ultimo stand abbiamo collegato tutto con la Parola di Dio, in particolare con la Parabola dei talenti. Qui è emerso con forza che ognuno riceve qualche talento, non importa se tanto o poco. Dobbiamo solo metterlo in gioco e farlo fruttare, senza paura!
Abbiamo la fortuna di non camminare da soli, siamo circondati da salesiani, figlie di Maria Ausiliatrice e animatori/educatori più grandi che ci accompagnano alla scoperta di questi talenti e insieme a noi comprendono la strada da seguire per farli fruttare al meglio!
La messa conclusiva della domenica, infine, ci ha permesso di unire i pezzi raccolti nei due giorni e provare a capire cosa portare a casa e cosa riprendere nei mesi che ci porteranno al secondo incontro!
E tu, che talento hai?
Ti aspettiamo al prossimo incontro con tanti nuovi amici!
Alla prossima!
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