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LA GUERRA DEI ROSES

Il film materializza tutti gli impulsi violenti che mariti e mogli hanno provato almeno una volta nei momenti d'insofferenza; e rende concrete nella rappresentazione tutte le pulsioni di distruzione di oggetti che così frequentemente visitano la gente sposata...


LA GUERRA DEI ROSES

da Quaderni Cannibali

del 24 novembre 2005

Regia: Danny De Vito

Interpreti: Michael Douglas, Kathleen Turner, Danny De Vito

Origine: Usa 1989

Durata: 116’

 

Barbara Rose - dopo diciotto anni di sereno matrimonio allietato fin dall’inizio dalla nascita di due figli - vuole dividersi dal marito Oliver perchè, dopo un presunto infarto di questi, si è accorta che la possibilità di restare vedova non le dispiaceva affatto. Il marito che le ha dato tutto ciò che una donna può desiderare (tra cui Susan, una governante per la loro casa perfetta piena di oggetti d’arte) ma è tutto preso dalla propria carriera di avvocato e non ha mai tenuto conto della sua individualità. A malincuore Oliver si rivolge ad un avvocato amico di famiglia per accordarsi sul divorzio: da questo momento inizia fra i coniugi una guerra accanita in quanto né l’uno né l’altra vogliono lasciare la dimora in cui hanno vissuto. Costretti a vivere separati nella stessa casa, limitano i rispettivi habitat. L’accordo è finito (e i due figli ancora giovanissimi ne risentono), mentre subentrano ripicche, scherzi atroci, rivalse e cattiverie in un turbine di porcellane preziose (sono di Oliver, ma Barbara infuriata le manda in briciole) e di odio reciproco. In realtà Oliver vuole ancora molto bene alla moglie, ma Barbara si è stufata di fare la donna di casa, essendosi scoperta vocazioni manageriali.

 

 

Hanno detto del film

Il film materializza tutti gli impulsi violenti che mariti e mogli hanno provato almeno una volta nei momenti d’insofferenza; e rende concrete nella rappresentazione tutte le pulsioni di distruzione di oggetti che così frequentemente visitano la gente sposata.

(Panorama – 18/03/1989)

 

Separati in casa, marito e moglie si scoprono nemici mortali: la guerra of the Roses è un ammicco intraducibile alla “guerra delle due rose” della storia inglese e nella disputa divorzista letteralmente sfasciano tutto, dal nido coniugale a ciò che contiene, e si autodistruggono a vicenda.

(Tullio Kezich, Corriere della Sera, 11/03/1989)

 

“La guerra dei Roses” è l’infrequente esempio di una commedia affidata all’azione e all’aggressione fisica che, sia pure nelle cadenze frenetiche della farsa, trae alimento dall’odio coniugale, trasferito, come spesso succede anche nella realtà, sul piano del possesso e della difesa del territorio.

(Morando Morandini, Il Giorno, 10/3/1989)

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