"Un mese può cambiare il modo di guardare il mondo e la propria vita"
Agosto 2019. Un mese può cambiare il modo di guardare il mondo e la propria vita. Un’esperienza che ci ha fatto toccare la gioia di vivere di tante persone, che anche in situazioni di estrema essenzialità, comprendono che è la santità ciò che riempie veramente la vita.
La Nigeria è il paese più popoloso dell’Africa con i suoi quasi 201 milioni di abitanti; un paese in cui il carisma salesiano non può mancare, in quanto più della metà della popolazione è composta da giovani e da bambini: coloro che dovranno essere educati e formati per dare un futuro a questo paese. Un paese che è ricco di tante culture e lingue (se ne contano 510!), ma che deve trovare la sua unità affinché queste diversità non diventino ferite profonde, come sta già accadendo in più luoghi del paese. Nella nostra esperienza abbiamo incontrato proprio queste persone desiderose di pace e di Dio.
Nonostante qualche timore per le notizie lette sui giornali, il desiderio di vivere un’esperienza missionaria in Nigeria non si è attenuato! Dopo un lungo viaggio partito da Milano e con scalo a Parigi, siamo giunti nella metropoli di Lagos, la città più popolosa della Nigeria. Attraversandola ci siamo subito resi conto di essere in una realtà diversa dalla nostra: dall’incredibile traffico agli edifici, dalla tantissima gente per strada alla cordialità dell’accoglienza.
Dopo la notte passata nella casa della delegazione salesiana, siamo partiti alla volta di Ondo City. Qui i salesiani sono arrivati nel 1982 e, a partire da un prato con un pozzo d’acqua affidato loro dal vescovo locale, hanno dato inizio ad un’opera che ha aiutato ed educato tanti giovani in questi 35 anni. Ora il centro comprende lo Youth Centre, l’oratorio, la parrocchia e una scuola tecnica molto stimata in tutta la regione. Siamo stati accolti da una comunità salesiana eccezionale e abbiamo dato una mano all’Holiday Camp, il centro estivo che raccoglie i ragazzi dai 5 ai 15 anni, affiancandoci a 30 animatori cresciuti all’oratorio. Seguendo l’orario, la mattina, dopo la preghiera e l’inno nazionale, davamo una mano nelle ripetizioni delle materie scolastiche che gli animatori facevano ai bambini: matematica, inglese, scienze, morale, chimica…e per chi lo desiderava anche qualche lezione di italiano! Nel pomeriggio i ragazzi si divertivano con giochi di squadra e riflettevano a partire dalle vite di San Domenico Savio, della beata Laura Vicuna, del beato Zeffirino Namuncura, di Michele Magone e di Francesco Besucco. E proprio la santità era il tema del mese: “Holiness for you too”…la santità è anche per te, come ricorda la strenna del Rettor Maggiore di quest’anno.
Abbiamo incontrato tanti volti, ascoltato tante storie di vita, spesso segnate dalla sofferenza e dall’abbandono, ma negli occhi di tutti abbiamo visto molta speranza e desiderio di vivere fino in fondo le giornate, nella semplicità dello stare insieme. Abbiamo trovato una fede forte, che sostiene una comunità che trova in Gesù Cristo e nella Sua Chiesa l’unica salvezza e che non ha paura di condividere quel poco che ha con chi è nel bisogno. Abbiamo visto come lo spirito di don Bosco può radicarsi in tutte le culture e come questo grande santo può diventare veramente un padre per tutti i giovani del mondo attraverso l’educazione. Insomma, abbiamo imparato tanto, probabilmente di più di quello che siamo riusciti a fare, e questa esperienza ci ha fatto comprendere che veramente «vi è più gioia nel dare che nel ricevere» (At 20,35).
Alessandro, Edoardo, Giacomo e don Michele
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