GMG Lisbona - Pensieri dai partecipanti (pt2)

Ecco a voi una seconda raccolta di testimonianze dei giovani che hanno partecipato alla GMG. Un'esperienza che ha toccato i cuori.

Da pochi giorni si è concluso il nostro viaggio, il nostro pellegrinaggio, la nostra avventura alla GMG di Lisbona 2023 e non ci sono abbastanza parole per descrivere quello che sento e provo dopo questi dieci giorni, ma ci proverò lo stesso.
La prima cosa da dire è che questa esperienza è stata bellissimissima! L’aver incontrato così tante persone, che sono diventate amici ed amiche durante questo viaggio è qualcosa di veramente speciale, che avviene solo quando si sente di far parte di una sola famiglia, senza cattiverie, gelosie o invidie.
Anche tutte le persone che ho visto, salutato, con cui ho giocato, suonato, cantato e pregato hanno fatto sì che non mi sentissi solo, mi hanno fatto capire che la fede non è una cosa da sfigati e non siamo soli, mai! Gesù accompagna tutti noi ed è il primo amico che tutti noi possiamo avere. Siamo tutti una grande famiglia, con tradizioni, usi e costumi diversi, ma uniti da quel Gesù, che ha offerto la vita per tutti, nessuno escluso.
La Via Crucis e la veglia di sabato hanno aperto in me una consapevolezza, quella che sbagliare e cadere non è la cosa più grave che ci possa accadere. Mi sono reso conto che le malattie, le sfortune, le cose che non vanno come vorresti e le difficoltà della vita, che ci portano a cadere e sentirci finiti, non sono la fine. L’uomo è fatto per camminare. E questi sono i vari ostacoli che ci sono lungo il nostro percorso. Solo continuando a camminare, stando in allenamento, saremo in grado di superare questi ostacoli e se continuiamo a cadere, dobbiamo rialzarci, anche avendo la forza e il coraggio per chiedere aiuto. Nessuno di noi è un supereroe che non cade mai, Dio non ci vuole fermi, caduti a terra come Gesù sotto la croce. Ci dà le persone e i mezzi per rialzarci, ci tende la mano come Gesù l’ha tesa a Pietro nella tempesta. Sta a noi accettare quella mano, rialzarci e seguirLo.
A Lourdes e Fatima si sono vissuti dei momenti forti, con la visita alle due cappelle delle apparizioni e con la processione aux flambeaux e la visita alle tombe dei pastorelli, così forti che mi sono emozionato, di un emozione che solo Dio sa dare e che Maria accoglie, come una mamma, facendoci sentire dei figli che sono amati, sempre. Perché l’amore di Dio è l’unica cosa gratis nella vita ha detto il Papa, ed ha pienamente ragione. Ci si sente amati da questo amore infinito, un amore che vale la felicità eterna. Ed amare, significa correre dei rischi, ma che vita sarebbe se non si rischiasse cercando l’amore vero?
La domenica e la giornata a Barcellona, invece, ho ricevuto una grazia. La grazia di aver vissuto queste giornate. La grazia di averle vissute con Don Bosco e Madre Mazzarello. La grazia di aver incontrato Gesù, ma di averlo incontrato davvero, senza mezze misure. Perché Gesù è questo non ci sono mezze misure con Lui, o tutto o niente, ma come abbiamo visto e vissuto alla Sagrada Familia, anche con la messa, quel tutto costa, ma è qualcosa che può dare una gioia infinita. Questa gioia missionaria (di cui parla il Papa), che ci invita, quasi ci si sente obbligati a portarla ad altri, perché non dobbiamo essere i soli a viverla, perché questa gioia è ancora più bella se condivisa.
Da questa GMG sono tornato a casa con molte consapevolezze, molta esperienza, molta curiosità e trepidazione verso le storie che ci sono state raccontate e la consapevolezza di essere una persona fortunata. Ma, soprattutto, credo di essere tornato a casa con un cuore nuovo. Un cuore guarito, che presenta delle cicatrici, ma si sente bene, curato ed amato. Un cuore pieno di gioia, non un emozione passeggera, bensì molto più profonda e consapevole.
Pronto a fare qualcosa di nuovo, qualcosa che faccia sentire che Dio è con noi e ci ama così come siamo.

(Fabio)


GMG LISBONA Giornata Mondiale della Gioventù
3 lettere, 3 parole e un mare indescrivibile di esperienze e emozioni.
Un VIAGGIO, fatto di giornate in pullman, di tappe, di  valige e orari
Un’AVVENTURA, partire con un gruppo di 250 persone che non conoscevo , dormire in mille porsi  diversi, passare la notte all’aperto insieme a migliaia di persone aspettando la messa col papa.
Un PELLEGRINAGGIO , Lourdes, Lisbona, Fatima e la Sagrada Familia, le catechesi, le parole del papa, i momenti di condivisione a gruppetti.  
 Tuttavia questo non è sufficiente a descrivere l’esperienza; queste sono le azioni, i fatti esteriori che non potranno mai descrivere tutto.
Come andata a Lisbona ? La risposta è bene, benissimo, troppo bene, un’esperienza unica, ma trovare un modo per descriverla e riassumere tutto è impossibile.
 Impossibile perché è un insieme di tappe, di vissuto pre partenza, di giornate la e di cose che si capiranno col passare del tempo.
Impossibile perché sono sensazioni, emozioni, viaggi interiori
Impossibile perchè sono incontri, sguardi, contatti.
 Un viaggio di emozioni, più che fisico
Un’avventura interiore, più che materiale
Un pellegrinaggio unico per condivisione, preghiera e profondità.
Mi è stato chiesto di provare a descrivere la mia esperienza, ma le parole non basteranno mai.
- Non basteranno mai a descrivere 3 ore in pullman di notte passate a parlare di esperienze anche personali con un ragazzo appena conosciuto.
 -Non basteranno a descrivere la sensazione di sentire le parole del papa o di altri sacerdoti che entrano dritte a toccarti, come se fossero dette per te e per nessun altro.
- Non basteranno a descrivere il legame che si è formato con un gruppo di ragazzi e ragazze  provenienti da case salesiane del medioriente che hanno viaggiato con noi.
Non bastano Perché è indescrivibile trovarsi  alla fermata del bus a parlare di come poter mostrare la bellezza di Dio con un ragazzo di Damasco ed è unico come  12 giorni, 5 Stati ed era come vedere un gruppo di amici che si conoscono da una vita.
 Pensandoci, Forse, la cosa che riesce meglio a descrivere l’intensità e le emozioni di questa esperienza sono le lacrime.
Le lacrime alla grotta di Lourdes nell’affidare le difficoltà e le persone.
Le lacrime di gioia a metà settimana nel ringraziare Dio per l’esperienza che mi stava facendo vivere
Le lacrime durante i momenti di condivisione a gruppi
Le lacrime in stazione a mestre salutando i ragazzi del Medio Oriente.  
 Ci vuole tempo per elaborare tutto ciò che è successo e perché ogni sensazione trovi il suo posto. Certamente è un’esperienza che nessuno dei partecipanti dimenticherà e che con l’aiuto di Dio darà i suoi frutti…
… perchè, svegliarsi in un campo con l’alba e milioni di persone e/o sentire tutte queste persone in silenzio inginocchiate in adorazione del Santissimo non può che farti sentire parte di qualcosa di meraviglioso.  

(Ester)


Con noi hanno partecipato anche un gruppo di nove ragazzi provenienti dall'ispettoria salesiana del Medio Oriente che comprende Egitto, Siria, Libano e Israele... ecco quanto ci riportano due di loro!

Warm heart, joyful sharing, happy soul… 
These are the moments i will remember forever. I still cannot believe that i had the chance to participate and live the world youth days in Lisboa. 
As a Lebanese girl coming alone from my country, i had a mix of fear and excitement especially that the language and the different cultures was a main challenge for me. 
The dream came true!
These days i spent in JMJ taught how I can pray with joy and no fear, in the simplest joyful ways. 
We created from our differences beautiful ways to get to know each others and to built new relationships and collect memories that will remain in my heart forever.
As Pope Francesco said: “You are called by your name” each one of us was called to come, participate and connect in his own way to shine and take the joy home with him.
Young people, priests, sisters were supportive to us since day one to feel home and helped us with bright smiles. 
I remember every shining face giving peace in every mass, “pace” . These moments gave me goosebumps everyday…
My salesian family! You are huge and wonderful! Yes we lived these days with feet on earth and our hearts were in heaven. 
DREAM BIG this is what Don Bosco taught us and here we are dreaming all together with our differences and cultures. 
“Only God know where and when to encounter the heart of young people” - Don Angel 
And God’s timing was perfect. He sent me here to experience all this and be back on track to share love and joy with my family and country in the simplest ways.
These memories will remain in my heart and my mind always. Thank you and until we meet again

(Céline)


I'm Karol Kouro from Aleppo, Syria.
Those days that we lived together in JMJ were very special With the new people we met 
in the nice relationships we built with people.
In the nice places we visited
And in the simple moments that we shared together, and the most important thing is the memories that will always be in the heart of all ❤️.
It was a dream for a Syrian girl from Aleppo to participate in this meeting 
First of all ,I was afraid and excited as soon as I came. But when we went out by 
bus immediately, we started to get to know the people with us and I was able to build a relationship with a good section of them
although because of the language, many times I didn't understand, but all those around us helped me to understand.
There are a lot of things that affected me but the most thing is the simplicity that we lived.
The people who participated came to live these days in a simple way
They played, danced, sang, and prayed everything had a limited and
customised time.
The youth had the ability to help everyone and keep everyone happy.
Moments of prayer, reverence and the Pope's words never go from my mind.
I touched especially with the sentence "Don't be afraid", especially after the fear that we lived beacause of the earthquake and the war.
Those days taught me to live the life with joy, simplicity and without overthinking and fear.
Young people taught me how to love the person and the most important thing is how to make him feel loved with simple actions.
Thanks to all the salesian family priests ,nuns, brothers, and all the young people from the smallest person to the biggest person.
I will always keep those beautiful memories in my heart and mind
hopefully to meet again one day.

(Karol)

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