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“Conta su di me”. Messaggio per l'Oratorio estivo 2005

L'Oratorio estivo diventa così un'esperienza impegnativa. Non posso non pensare, con sincera gratitudine, alla passione e alla fatica di tutti coloro che ‚Äì con gioia, intelligenza e generosità ‚Äì staranno per lunghe ore con i ragazzi e che, sopportando anche la calura a volte estenuante di certe giornate, saranno per loro una presenza amica e autorevole...


“Conta su di me”. Messaggio per l’Oratorio estivo 2005

da Teologo Borèl

del 08 giugno 2005

 Carissimi, anche quest’anno ritorna – attesa, impegnativa e coinvolgente – l’esperienza preziosa e affascinante dell’Oratorio estivo.

 

Un Oratorio estivo nel segno della fiducia

 

È un’esperienza attesa da tanti ragazzi, ma ancor prima dalle loro famiglie. Sono moltissimi i genitori che, in questi mesi, affidano i propri figli alle iniziative e all’impegno volontario di chi fa vivere gli oratori per un periodo prolungato e intenso, dove bambini e ragazzi trascorrono il tempo libero dalla scuola con tanti desideri: di divertimento, di nuove amicizie, di scoperta di cose nuove, di approfondimento della fede… È, quello delle famiglie, un gesto di grande fiducia nella comunità cristiana: una fiducia che per la nostra Chiesa ambrosiana riveste un valore inestimabile da riconoscere e accogliere in modo convinto e operoso.

L’Oratorio estivo diventa così un’esperienza impegnativa. Non posso non pensare, con sincera gratitudine, alla passione e alla fatica di tutti coloro che – con gioia, intelligenza e generosità – staranno per lunghe ore con i ragazzi e che, sopportando anche la calura a volte estenuante di certe giornate, saranno per loro una presenza amica e autorevole, capace di coinvolgere e di suscitare fiducia. È, quello dei preti, delle suore, dei seminaristi, di tanti educatori e animatori, un impegno che esprime la missione educativa dell’intera comunità cristiana e che non solo risponde alla fiducia delle famiglie, ma sa anche suscitare fiducia nei ragazzi e coinvolgerli nel cammino da vivere insieme.

Ed è grazie a tutto questo che l’Oratorio estivo si presenta come un’esperienza davvero coinvolgente.

 

“Qui puoi contare su di me!”

 

Quest’anno il coinvolgimento di tutti coloro che vivranno le settimane dell’Oratorio estivo è espresso molto bene dal simpatico disegno riprodotto sulla maglietta di innumerevoli bambini e ragazzi, come su quella dei loro animatori. È un disegno accompagnato dalla scritta: “Conta su di me”.

Sono solo quattro parole. Ma in questa frase c’è tutto, perché tratta della fiducia. La fiducia è quanto di più necessario esiste per farci vivere e per farci vivere bene insieme. È come la terra sotto i piedi e l’aria per respirare: è il fondamento e la condizione vitale di ogni vera relazione umana. […]

Tutto servirà a far sì che ogni ragazzo possa dire: “Andare all’Oratorio è bello…, perché l’Oratorio è pieno di fiducia!”. E questo avverrà perché i ragazzi avranno incontrato non tanto le strutture dell’Oratorio, il campo, le aule o il bar, quanto le persone che animano l’Oratorio e tutte quelle che lo frequentano. Questo avverrà soprattutto se ogni ragazzo, all’Oratorio, si sentirà dire, con i fatti prima che con le parole: “Qui puoi contare su di me!”. Se questo avviene, se cioè un ragazzo all’Oratorio “fa il pieno” di fiducia, egli sentirà che la vita intera è bella; è da vivere con slancio, con gioia e con impegno, perché c’è sempre qualcuno su cui può contare.

Tutti i nostri più di mille oratori quest’anno saranno “pieni di fiducia” se sapranno suscitare il desiderio di provare ad essere come Giuseppe: persone in ascolto della volontà di Dio, capaci di vera giustizia, di carità, di perdono e di fraternità, fino a diventare una “benedizione” per tutti.

 

Anch’io “sogno” con voi, perché ogni Oratorio sia una vera “benedizione”

 

Chiedo al Signore che continui a fare dei nostri Oratori una vera e propria benedizione per la Chiesa e per la società. Perché chi vi partecipa si senta visitato da Dio, possa intuire il suo sorriso, abbia voglia di conoscere e di amare di più il Signore e i fratelli.

Affinché ciò si possa realizzare, prendiamo esempio da san Giuseppe: non temiamo di far posto ai sogni con i quali Dio vuole allargare la nostra mente e il nostro cuore!

“Sogniamo in grande”, costruendo la nostra vita, le nostre amicizie, il nostro impegno come piace a Dio, sotto il suo sguardo e secondo il suo cuore, attuando il “sogno” che Dio stesso ha su ciascuno di noi: un sogno che è benedizione per tutti.

E “sogniamo” anche per i bambini e ragazzi dei nostri Oratori e su di loro: quanti piccoli “Giuseppe” il Signore ha già affidato alla nostra amicizia e alla nostra guida! Sì, carissimi, per ciascuno di questi piccoli, Dio ha un “sogno”, un progetto grande e meraviglioso. È un progetto già scritto nella loro vita. È un prezioso “tesoro di bene”, che Dio ha seminato in loro, perché possa crescere giorno dopo giorno, man mano che diventano grandi. Tocca a noi aiutarli a scoprirlo e accompagnarli nel loro cammino di risposta gioiosa e generosa alla vocazione e alla missione che il Signore da sempre ha pensato per loro. […]

Tutti insieme, allora, come Chiesa viva e giovane, contiamo su Gesù: lui è per sempre fedele alla nostra vita; lui sempre ci ascolta; lui ci sorride sempre!

Con il mio ricordo, il mio affetto, la mia benedizione

 

+ Dionigi card. Tettamanzi

Arcivescovo di Milano

 

Milano, 7 giugno 2005.

card. Dionigi Tettamanzi

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