15 dicembre: la Giornata nazionale del Servizio Civile Universale

Il 15 dicembre 1972 venne promulgata la prima legge sull’obiezione di coscienza al servizio militare.

Il 15 dicembre si celebra la Giornata nazionale del Servizio Civile Universale, un’occasione importante per riconoscere e valorizzare un’esperienza che rappresenta, ieri come oggi, una scelta concreta di cittadinanza attiva, responsabilità e impegno per il bene comune. Non si tratta di una ricorrenza simbolica fine a sé stessa, ma di una data che affonda le sue radici nella storia civile e democratica del nostro Paese.

Il Servizio Civile è l’impegno in un progetto finalizzato alla difesa non armata e nonviolenta della Patria, all’educazione, alla promozione della pace tra i popoli e alla diffusione dei valori fondativi della Repubblica italiana. Si realizza attraverso azioni concrete a favore delle comunità e dei territori, offrendo ai giovani la possibilità di mettersi in gioco in modo responsabile e consapevole.

La scelta del 15 dicembre richiama un passaggio fondamentale della storia italiana: il 15 dicembre 1972 venne promulgata la prima legge sull’obiezione di coscienza al servizio militare. In quel contesto nasceva il servizio civile sostitutivo, come alternativa alla leva obbligatoria, aprendo la strada a una nuova concezione di difesa della Patria basata sull’impegno sociale e non armato. In quella fase storica il servizio civile era obbligatorio, proprio perché sostitutivo del servizio militare.

Quasi trent’anni dopo, con la legge n. 64 del 6 marzo 2001, veniva istituito il servizio civile nazionale su base volontaria, aperto anche alle donne. Nel 2005 viene sospeso il servizio di leva obbligatorio, mentre il servizio civile continua il suo percorso di crescita come esperienza volontaria, educativa e socialmente rilevante.

Un ulteriore passaggio decisivo arriva nel 2017, con il decreto legislativo n. 40, che trasforma il servizio civile da nazionale a universale, con l’obiettivo di renderlo un’esperienza potenzialmente accessibile a tutti i giovani che desiderano viverla. Un’evoluzione che rafforza il valore del servizio civile come strumento di inclusione, formazione e partecipazione attiva.

A riconoscimento di questo lungo percorso, l’11 dicembre 2020, con una direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, è stata istituita la “Giornata nazionale del Servizio Civile Universale”, fissata per il 15 dicembre di ogni anno. L’intento è quello di attribuire un adeguato riconoscimento all’impegno e alla dedizione dei giovani che partecipano all’attuazione del Servizio Civile Universale, anche in riferimento al contributo offerto per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

In questo quadro si inserisce l’impegno di Salesiani per il Sociale, che promuove il Servizio Civile Universale nelle case salesiane presenti in tutta Italia. I progetti attivati offrono ai giovani la possibilità di svolgere il proprio servizio in ambito educativo e assistenziale, all’interno di oratori, scuole, comunità educative e servizi rivolti alle persone più fragili, secondo uno stile educativo collaudato e riconosciuto.

Il ruolo degli operatori volontari è concreto e prezioso. Attraverso la loro presenza quotidiana, essi affiancano educatori e operatori professionali, contribuendo alla crescita dei bambini, degli adolescenti e dei giovani più piccoli, con particolare attenzione a chi vive situazioni di povertà, esclusione o vulnerabilità. È un servizio che richiede serietà, continuità e spirito di collaborazione, ma che restituisce molto in termini di competenze sociali, maturazione personale e senso civico.

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