I giovani dell'Oratorio-Centro Giovanile “Mondo Giovane” di Livorno hanno realizzato un emozionante musical su Madre Mazzarello in occasione del 140° anniversario di fondazione delle FMA. "Il musical è stata l'occasione per conoscere Madre Mazzarello e interiorizzare, nonché tramutare in vita..."
Le immagini e le note del loro musical hanno fatto il giro delle comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice. La vita di Maria Domenica Mazzarello è stata cantata e danzata nella splendida cornice di Mornese dai giovani dell’Oratorio-Centro Giovanile “Mondo Giovane” di Livorno alla festa del Grazie alla Superiora generale lo scorso 26 aprile.
Ne parliamo con i due animatori del gruppo: Matteo Pantani e suor Maria Grazia Brogi.
«"Sei con noi" è la realizzazione di un’idea che avevo dentro: fare qualcosa per Madre Mazzarello. Tre anni fa, su invito di suor Maria Grazia, ho abbozzato i testi, ma non trovavo chi mi aiutasse a metterli in musica». Matteo ha 37 anni. Crescendo all’Istituto Santo Spirito delle FMA di Livorno, si è reso conto che non poteva essere solo fruitore: «Il Signore voleva da me qualcosa in più. Nel 2001, ho accettato l’incarico di guidare l’Oratorio».
Convinto che da solo non poteva farcela, ha chiesto ad altri giovani e a suor Maria Grazia di collaborare con lui nell’animazione. E così, giorno dopo giorno, iniziativa dopo iniziativa… fino a quando una telefonata ha fatto scattare il via per dare note e colore a quel sogno rimasto nel cassetto.
«Insieme agli attori, abbiamo studiato la storia di Maìn, letto le sue lettere, rivisto il film “Tralci di una terra forte”. Non trovando l’esperto musicale, ci siamo armati di buona volontà ed insieme a Marco Mazzi ed Anna Siani abbiamo lavorato sulle melodie, armonizzato gli accordi e ci siamo rivolti ad uno studio per la realizzazione delle basi. Poi Marco, che ha una grande esperienza in campo teatrale, ha curato la regia e le coreografie».
«È stata una corsa contro il tempo – interviene suor Maria Grazia –: tutti ci vedevano già sul palco, ma mancavano le scene, i costumi… Ancora una volta abbiamo messo in comune competenze, tempo e buona volontà. La comunità delle suore ha sostenuto l’entusiasmo, ed è nato “Sei con noi”. Sono convinta che quello che si recita non si dimentica più. I ragazzi e gli adulti hanno interiorizzato il messaggio di Maìn, recitando, cantando e ballando la sua vita. Per tutti, l’esperienza più forte è stata quella di rappresentarlo a Mornese, di respirare Maìn e lo spirito delle origini nella sua terra, di vivere il contesto di quanto cantavano».
«Sto bene dietro le quinte»
Fare teatro non è solo motivo di aggregazione, ma modo efficace per crescere, per celebrare e per ri-dire un’esperienza di vita spirituale e carismatica. Così in tanti hanno messo a servizio della comunità i propri doni: competenze musicali, teatrali, registiche, organizzative; hanno dato una mano nel dipingere, preparare costumi, caricare e scaricare strumenti.
48 sono gli interpreti “scritturati”: la loro età va dai 12 ai 30 anni. Sono giovani che a vario titolo prestano servizio presso l’Oratorio, ragazze che frequentano la Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Santo Spirito, e poi le exallieve e gli exallievi. Ma il coinvolgimento si è esteso a tutta la comunità educante: suor Eleonora Bordin ha cucito gli abiti insieme con la signora Savina, Salesiana Cooperatrice (e mamma di Matteo): «Per tenere aggiornate le suore – sorride Matteo – ogni tanto raccontavamo loro a che punto era il musical. Una sera, per la buona notte, abbiamo fatto arrivare a sorpresa in sala di Comunità le undici giovani vestite con l’abito delle prime suore».
Grande fermento e lavoro, soprattutto per suor Maria Grazia “felice FMA” che da 40 anni fa parte della Comunità di Livorno, dove insegna arte e immagine nella scuola primaria e secondaria di primo grado: «Sto bene dietro le quinte: lì mi sento veramente utile. È il posto del suggeritore, ma anche del costumista e del truccatore, dello scenografo e del “trovarobe”, che è il mio compito specifico. Sto accanto ai giovani e cerco di esserci per tutti e per ciascuno, come so e posso, con il tempo e… contro il tempo». Li conosce da quando erano bambini, perché quasi tutti sono stati suoi alunni e li lega un rapporto di amicizia, di stima e fiducia reciproca che si è andato consolidando nel tempo per la condivisione di esperienze di preghiera, formazione, animazione. Se nell’Oratorio gli animatori sono l’anima di ogni iniziativa, suor Maria Grazia è il punto di riferimento, il sostegno e spesso anche la molla che spinge ad azioni anche audaci.
«Un’esperienza che ci ha arricchito»
E i risultati anche nel caso del musical, secondo Matteo, vanno oltre ciò che si è danzato e cantato: «È stata un’esperienza che ci ha arricchito. Abbiamo voluto non solo raccontare la vita di Maìn. Per le ragazze della scuola e per gli animatori più giovani, il musical è stata l’occasione per conoscere Madre Mazzarello; per gli animatori più “navigati”, che da tempo battono il selciato del nostro cortile, è stato un consolidamento di quanto già conosciuto e soprattutto interiorizzato, nonché tramutato in vita. Siamo andati riscoprendo le motivazioni profonde del nostro essere animatori in stile mornesino. Si è rafforzata l’adesione a questa “spiritualità del quotidiano”, che fa di ogni vissuto il luogo di incontro con il Signore della gioia!».
Maria Antonia Chinello
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