Mistico! Cioè concreto

Il cristianesimo non è magia. Lo Spirito Santo non è un mumbo-jumbo da cartone animato, un colpo di bacchetta magica e zap! Dio non gioca con la nostra mente. Non tarocca la nostra libertà. Pensate realmente che se volesse non potrebbe tramutarci tutti in schiavi obbedienti e adoranti? Eppure non lo fa.

Mistico! Cioè concreto

 

Solo due parole per chiarire un equivoco.

          Il cristianesimo non è magia. Lo Spirito Santo non è un mumbo-jumbo da cartone animato, un colpo di bacchetta magica e zap! il cardinale, avvolto di stelline, sa a chi dare il suo voto.

          La Grazia non è un quadrifoglio mistico per cui tutto inizia ad andarti bene. Non è ipnotismo e neanche un trucco mentale che Dio pratica su di noi. La fede non è una lobotomia, il tirarsi l’asciugamano sulla testa per non vedere la feroce bestia bugblatta, una convenzione o una circonvenzione.

No, non è. Se eravate convinti di questo avete sbagliato indirizzo, letture e parte della vita.

          Dio non gioca con la nostra mente. Non tarocca la nostra libertà. Pensate realmente che se volesse non potrebbe tramutarci tutti in schiavi obbedienti e adoranti? Eppure non lo fa. Non lo fa probabilmente per la stessa ragione per cui anche noi, in genere, preferiamo qualcuno che ci ami liberamente, e non sotto gli effetti di filtri, droghe o tortura.

          Il Signore si rivela a chi lo cerca. Il cristianesimo è il suo modo di presentarsi. Attraverso le facce, i corpi, le azioni delle persone. Di noi.

          Noi siamo le mani di Dio. I suoi piedi. Anche il suo volto. Dice niente l’espressione “corpo mistico”? E’ uno dei modi con cui viene indicata la Chiesa, “Corpo mistico di Cristo”. Ecco, la parola “mistico” – un poco sputtanata da anni di new age e fumetti – vuol dire semplicemente che il sacro si rivela fisicamente. Diventa incontrabile.

          Quindi l’azione dello Spirito Santo si risolve nel vedere un uomo che appare migliore, più santo, più lieto, più consapevole di quella che è l’opera di Dio di quanto siamo noi, e seguirlo. La Grazia non è che vedere la bellezza e la verità che ci sono date oltre ogni nostro merito e lasciarsi cambiare, fino a risplenderne. La Fede è tirare le conclusioni da tutti questi indizi che la realtà ci propone, comprendere cosa sta dietro.

          Detto in soldoni: non aspettiamoci bastonate alla San Paolo o angeli che sussurrano. Ci possono anche essere, ma nell’ordinario della vita il benedetto Spirito ha l’aspetto di un articolo su internet, la forma di un fatto che ci viene raccontato, il volto di quel nostro amico o familiare, di quella persona precisa, con tutti i suoi problemi e difetti ma che per un attimo “misticamente” risplende. Fa qualcosa, dice qualcosa, e improvvisamente comprendiamo che lì c’è qualcosa di eccezionale, qualcosa sta succedendo.

          Può anche accadere tutti i giorni, magari sta avvenendo ora. La nostra libertà sta nel guardarlo, e volere capire. In modo da essere noi, a nostra volta, quel volto, quel corpo per qualcun altro.

 

 

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