In Etiopia i salesiani e il Vis operano nelle situazioni di emarginazione più estrema. Dove nessun altro arriva. Nel nome di don Bosco. In quella che sta diventando sempre più una capitale caotica e moderna, Addis Abeba conta tra 40 e 60 mila bambini e ragazzi di strada, considerati rifiuti della società da scacciare...
Tra le popolazioni Nuer e Anuak al confine col Sud Sudan. E nell’estremo Sud del Paese, nella terra abitata dai somali.
Famiglia Cristiana è andata con il Vis (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) in Etiopia, dove l’Ong e i Salesiani – a cui l’organismo umanitario è legato – operano nelle aree più remote, più dimenticate, e più difficili da raggiungere.
Nel Paese africano, i missionari di don Bosco e i cooperanti del Vis non sono impegnati solo agli estremi confini geografici del Paese. Lavorano anche alla frontiera dell'estrema dell’emarginazione: con i bambini di strada di Addis Abeba.
In quella che sta diventando sempre più una capitale caotica e moderna, tra i palazzi, il traffico impazzito e le insegne colorate, vi sono tra 40 e 60 mila bambini e ragazzi di strada, considerati rifiuti della società da scacciare.
Don Angelo Regazzi spiega come nasce il progetto “don Bosco children” per il recupero dei ragazzi di strada.
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Luciano Scalettari
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