La dipendenza dal telefono cellulare si chiama nomofobia...
Dopo aver scritto questo articolo ho imparato che la dipendenza dal telefono cellulare si chiama nomofobia. È un’abbreviazione dell’espressione inglese no-mobilephone phobia, che significa paura di stare senza il cellulare e che – dicono – è la malattia del XXI secolo. C’è poi il termine phubbing, atto che suppone il fatto di trascurare i rapporti diretti perché si è incollati al cellulare. Ecco il test più completo che ho letto.
I SEGNALI:
1. Alterazione dell’orario abituale. Arrivi tardi perché sei in rete, o fai tardi per quello, cambi l’orario dei pasti perché sei “online” 2. Deterioramento dei rapporti interpersonali diretti, rottura delle relazioni familiari o lavorative per l’uso eccessivo delle reti 3. Alterazione di priorità familiari, lavorative o religiose 4. Perdita del controllo sulla dipendenza. Cerchi di non stare “online” e ci ricadi 5. Compulsione per il fatto di essere aggiornato sull’ultima conversazione o notizia apparsa sulle reti sociali 6. Usare il cellulare in momenti inadeguati senza bisogno reale, scollegandosi da un evento familiare, religioso o lavorativo 7. Trascurare altre attività di crescita personale come sport, godere la natura, riunioni di gruppo, passeggiate in famiglia, convivi… 8. Considerare una vera crisi la mancanza di mega di navigazione, di minuti di conversazione o di batteria del cellulare pur non avendo urgenze in quel momento 9. Stati di ansia, depressione o angoscia per l’uso eccessivo della rete 10. Più di tre persone significative e a cui importi ti gettano in faccia la tua eccessiva necessità di connessione 11. Lasciare il cellulare sul letto per controllarlo a qualsiasi ora della notte 12. Arrivare in un luogo pubblico e come prima cosa chiedere se c’è il WiFi.
Padre Chulalo
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