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Perché loro sono poveri?

Molte domande sono scaturite in me, vedendo bambini scalzi con i piedi rovinati fin dalla tenera età, vedendo case di terra, mancanza di corrente elettrica, di acqua in casa...


Perché loro sono poveri?

da Iniziative in tour

del 01 gennaio 2002

L’esperienza in Madagascar è stata il concludersi di un cammino, durato un anno, chiamato Scuola di Mondialità che ci ha sensibilizzato ai problemi che affliggono il Terzo Mondo. É stato l’inizio dell’apertura dei miei occhi sulle cose davvero importanti della vita, e mi ha aiutato a rendermi conto in prima persona di come vivono e che situazioni hanno le persone veramente povere.

Molte domande sono scaturite in me, vedendo bambini scalzi con i piedi rovinati fin dalla tenera età, vedendo case di terra, mancanza di corrente elettrica, di acqua in casa.

«Perché loro sono poveri?».

«Perché i bambini nascono, vivono e muoiono in quel paesino, senza possibilità?».

Ma la domanda che mi ritornava di più in mente è: «perché loro sono felici, e noi abbiamo sempre un motivo per essere infelici?».

Queste persone non posseggono quasi nulla, eppure non mi hanno mai negato un sorriso o una stretta di mano. Tra loro sono amorevoli e solidali. Non si disperano mai perché sono poveri, e non sono infelici perché non hanno questo o non hanno quello. «Se non diventerete come questi piccoli, non entrerete nel regno dei cieli». Non riesco ad immaginare un modo più concreto per riuscire a rendere vive le parole del Vangelo.

Se non riusciamo a vivere la vita nella sua essenzialità, gioendo delle piccole cose, e se non ci rendiamo conto che nel mondo c’è gente che muore di fame e che vive in condizioni pietose, allora è il momento che ci poniamo serie domande su quali sono le cose importanti per noi, e che direzione vogliamo far prendere alla nostra vita.

Davide Siringano

Davide Siringano

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