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Lascia che sia

Lascia che sia è un invito ad accettare la situazione in cui ti trovi adesso, ad accettare te stesso, con i tuoi pregi e i tuoi difetti. Lascia che sia è un invito a farcela. Anzi no, non è un invito è un dovere. Cogli l'attimo e vivi!


Lascia che sia

del 21 settembre 2017

Lascia che sia è un invito ad accettare la situazione in cui ti trovi adesso, ad accettare te stesso, con i tuoi pregi e i tuoi difetti. Lascia che sia è un invito a farcela. Anzi no, non è un invito è un dovere. Cogli l’attimo e vivi!

 

Lascia che sia, cosa significa esattamente? Molti si fermano solo al significato apparente senza andare a fondo, senza capire davvero. Vedono questa frase, si fermano un attimo e dicono “Sì, è proprio una bella frase” e continuano il loro frenetico cammino nella vita. Capiscono con la testa questa frase, ma pochi sono disposti a fare sì che questa frase si insinui tra le crepe del proprio cuore. Troppo superficiale o troppo profonda per soffermarcisi sopra?

Magari la risposta è proprio nel mezzo: questa semplice frase può sembrare scontata e banale, ma in realtà racchiude un grandissimo significato. Ma la gente se ne va, scappa. Per evitare di aprire il cuore. Per paura. Sì, la gente ha paura! In questo mondo dove ognuno è costretto a guardarsi le spalle, in questo mondo dove piace vincere facile, dove ogni cosa è calcolata, dove un minimo margine di errore è condannato, dove perdere il controllo è fuori legge. Lascia che sia suona quasi come un invito a rapinare una banca, qualcosa che la società condanna o non accetta. Un tabù. E la gente se ne va, si rifiuta di commettere qualcosa di tanto allucinante. Lascia che sia. Cosa significa esattamente?

Significa lasciati andare, non avere paura del domani, non avere paura di recitare davanti a tutti, buttati! Non chiuderti in te stesso solo perché hai sofferto, che chi chiude il proprio cuore agli altri poi diventa di pietra. Non abbatterti per una storia finita male, per un’amicizia falsa, per un treno perso, per un esame fallito. Lascia che sia non significa che tutte le cose ti andranno sempre bene, lascia che sia è un invito ad accettare la situazione in cui ti trovi adesso, ad accettare te stesso, con i tuoi pregi e i tuoi difetti, perché di difetti ne avrai, ma per come hai difetti hai anche dei pregi. Abbi il coraggio di vederli. Sfruttali. Sfrutta la tua luce per brillare più forte dell’oscurità che ti circonda.

E non avere paura delle emozioni e dei sentimenti che provi, anche se non ti piacciono, anche se sono negativi e pensi che per questa società non vadano bene. Se hai dei sentimenti negativi accettali, vanno bene, sei umano, santo cielo! Usali. Usali per costruire la tua felicità, per alimentare il tuo talento o per costruirlo, se pensi di non averne nemmeno uno. Usa la tristezza, la rabbia, l’invidia o la gelosia, tutte le brutte sensazioni che sporcano il tuo cuore come carburante per creare qualcosa di bello, se in quel momento non hai sentimenti positivi. Non sminuire le altre persone per sentirti migliore, ma accetta che le altre persone siano grandi in quello che fanno e cerca di eguagliarle nella loro grandezza. Non avere paura della sofferenza, del fallimento. Tutti soffriamo, tutti falliamo. Ma l’importante è andare avanti, perché questa vita non si ferma per nessuno.

Il tempo continua a camminare, e tu lo devi inseguire. Se hai delle opportunità sfruttale, fai vedere a tutti quanto vali anche se pensi che nessuno creda in te. Dimostra che si sbagliano. Tante persone di successo, prima di arrivare dove sono, hanno toccato il fondo. Oprah, J.K.Rowling, Eminem, Johnny Depp, Jim Carrey, Tom Cruise, Charlize Theron e tanti altri. È un po’ come Il principio di Archimede che afferma che «ogni corpo immerso parzialmente o completamente in un fluido (liquido o gas) riceve una spinta verticale dal basso verso l’alto, uguale per intensità al peso del volume del fluido spostato». In poche parole se tocchi il fondo non ti rimane altro che risalire, aggrapparti a qualsiasi cosa ti dia speranza pur di farcela. Lascia che sia. Fai ciò che ti dice il cuore, non seguire la testa in cose in cui non serve usare la testa. Balla. Canta. Ridi. Scherza. Gioca. Passeggia sulla sabbia o in un bosco, dove ti pare insomma. Ama.

Ama di un amore sincero, sempre. Non è detto che sarai ricambiato, ma se metti un muro tra te e gli altri non conoscerai mai, oppure dimenticherai la gioia che dà l’amore. Perché alla fine tutto si riduce a questo. L’amore. L’amore per gli altri, per sé stessi. L’amore per la vita. Una vita trascorsa solo a soddisfare sé stessi non soddisfa mai, per quanto una persona possa dire che è così. È molto brava a mentire a sé stessa. Non si deve neanche solo amare gli altri mettendo da parte sé stessi. Lascia che sia significa mettiti in gioco. Siamo vivi, e allora giochiamo! Abbiamo un’eternità per stare sotto terra, il tempo che abbiamo sfruttiamolo al massimo.

La gente di oggi vuole solo garanzie. Garanzie per ogni cosa. Garanzie di scadenza quando va al supermercato, garanzia di fedeltà quando stringe amicizia o si fidanza, garanzia di sapere che tutto andrà bene e che saranno sempre solo rosa e fiori, ma soprattutto garanzia di non soffrire. La gente non vuole soffrire! Sfugge la sofferenza come la peste, non capendo che invece la sofferenza fa parte della vita, come ne fa parte il sole, la luna, il mare, le stelle, la morte e ogni cosa che è inevitabile vedere, sentire o toccare. Siamo pigri, vogliamo tutto su un piatto d’argento, vogliamo la casa da sogno, l’amicizia perfetta, la relazione perfetta, la vita incredibile senza fare il minimo sforzo.

Siamo atrofizzati. Atrofizzati nella nostra pigrizia emotiva, chiusi nella nostra bella torre d’avorio, campana di vetro o cotone idrofilo, che dir si voglia, allontanando tutti e tutto per paura di soffrire. Ma se seguissimo tutti questo ragionamento e lo inculcassimo nelle teste dei bambini, loro non imparerebbero mai a correre per paura di  sbucciarsi le ginocchia! Risultato? Le generazioni future saranno tutte obese, come nel film d’animazione Wall-e. Lascia che sia, allora! Semplicemente! Accetta che a questo mondo esiste la sofferenza, cadi, ma abbi la forza di rialzarti, e se non hai forza fallo lo stesso! E ricomincia, volta pagina! Buttati a mare, vai a ballare, dipingi, corri più che puoi, piangi a dirotto finché tutta la sofferenza non sarà uscita dai tuoi occhi! Trova un appiglio qualunque, uno sport, una canzone, un libro, un amico, un luogo di pace e ricomincia da te.

Non si è mai sentito da nessuna parte e in nessun videogioco che si rispetti che la vittoria è arrivata al primo colpo, nemmeno per i giocatori più incalliti ed esperti, e in ogni caso anche se loro avessero vinto al primo colpo, in precedenza avranno dovuto fare fronte a chissà quanti GAME OVER! C’è una tradizione in Giappone: ogni volta che si rompe qualcosa, che sia un piatto, un bicchiere o qualunque altra cosa, si riempiono le crepe con dell’oro. Lascia che sia è un invito a farcela. Anzi no, non è un invito è un dovere. Cogli l’attimo e vivi! Prendila a morsi questa vita, che a un certo punto non ce ne sarà più abbastanza per nessuno! E allora siediti e immagina la tua vita tra 20 anni, come sarai? Una persona insoddisfatta della sua vita che ha passato a rimpiangere tutte le occasioni che si è lasciato scappare o una persona forte che riesce a usare la sofferenza come rampa di lancio per arrivare alle stelle? La scelta è tua, ma lascia che sia!

 

Rossella Azzara

https://www.cogitoetvolo.it

 

 

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