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Isernia sconfitta: l'azzardo va avanti

Alla fine l'ha spuntata l'azzardo, pro¬≠tetto da un sistema burocratico che lascia poco margine di manovra. Così, dal 20 dicembre, si scommette liberamente nel locale Eurobet, proprio di fronte al Servizio per le tossicodipendenze (Sert).


Isernia sconfitta: l’azzardo va avanti

 

Alla fine l’ha spuntata l’azzardo. Pro­tetto da un sistema burocratico che lascia poco margine di manovra ai sindaci anti-slot, in assenza di una legge re­gionale. Così, dal 20 dicembre, si scom­mette liberamente nel locale Eurobet di via Erennio Ponzio a Isernia, proprio di fronte al Servizio per le tossicodipenden­ze (Sert) e a due passi dalle scuole medie. In campo, dopo la denuncia dell’immi­nente apertura su Avvenire il 20 novembre scorso, era scesa anche la diocesi doman­dandosi il senso di una sala slot «che ge­nera illusioni», soprattutto in quel luogo. In una lettera, il direttore della Caritas don Salvatore Rinaldi l’aveva definito come «l’ennesimo grido d’aiuto da parte di una società logorata dalle crisi e dalle povertà». Nemmeno gli operatori, che ogni giorno vedono arrivare nei loro uffici nuovi ma­lati di gioco, se la sono sentita – per pau­ra – di manifestare, anche solo con uno striscione alle finestre, per scongiurarne l’apertura. Eppure la rabbia c’è ed è tan­ta, anche se non è riuscita a sopraffare l’indifferenza dei dirigenti. Mostrano qua­si rassegnati quel record negativo che ve­de il Molise al primo posto in Italia per numero di scommettitori (il 57% della po­polazione).

 

«Non abbiamo potuto fare nulla», am­mette il sindaco Luigi Brasiello, che aveva tentato di impedirne l’apertura con un’or­dinanza dirigenziale subito esecutiva. Ma ora si andrà avanti con «la modifica dei re­golamenti comunali, anche se ci vorran­no alcune settimane», dice. Secondo l’uf­ficio legale del primo cittadino, l’ordinan­za – in assenza di una legge regionale – a­vrebbe esposto il Comune a «contenzioso certo con altissima possibilità di perdere» per violazione della norma sulle liberaliz­zazioni. In Regione, giace dal 30 ottobre u­na proposta di legge dell’Idv sulla ludopa­tia. Il testo introdurrebbe il divieto d’in­stallare nuovi apparecchi a meno di 500 metri dai luoghi sensibili. Inoltre, preve­drebbe la riduzione delle tasse comunali per i commercianti che tolgono le slot, un esperimento in Molise portato avanti so­lo dal comune di Agnone (Isernia).

 

La seconda via tentata dal sindaco, perciò, è quella di cambiare i regolamenti comu­nali nella parte in cui si disciplina l’aper­tura delle attività commerciali, «proce­dendo a una zonizzazione del territorio» che individui tutte le strade in cui – o per vicinanza alle scuole o ai luoghi di cura e culto – non sarà più possibile aprire nuo­ve sale. «In questo modo – ipotizza Bra­siello – spero di disincentivare i gestori, vi­sto che rimarrebbero solo aree poco ap­petibili ». Che il territorio molisano sia par­ticolarmente dedito al gioco d’azzardo lo conferma pure la Questura d’Isernia, do­ve proprio negli ultimi dieci giorni «sono state rigettate due richieste di aperture di sale gioco - conferma il vice questore Pio Amoriello - perché non avevano la con­cessione dei monopoli di Stato». Di nuo­ve aperture comunque, aggiunge, «per o­ra non ce ne sono».

 

 

Alessia Guerrieri

http://www.avvenire.it

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