GMG

GMG Lisbona - Pensieri dai partecipanti

A quasi due settimane dal rientro della GMG, per tenere accesa la fiamma che si è accesa, ecco vari pensieri di alcuni giovani che vi hanno partecipato.


Se penso alla GMG mi viene in mente la parola CASA, sentirsi a casa perché uniti dalla stessa fede, dalla stessa voglia di portare amore nel mondo. Una frase che custodirò nel cuore è "Siate radici di gioia", detta da Papa Francesco alla veglia notturna. Questa frase è quella con cui voglio riassumere questa esperienza: siamo tutti radici di gioia che possono portare amore e felicità a chi ci circonda, portare conforto a chi ne ha bisogno e tendere una mano a chi sta scivolando.

(Chiara Maria)


Una grande opportunità per tutti i giovani del mondo ed è incredibile quante persone credono in un solo Dio. Dalla propria realtà non percepisci la quantità di persone che crede... per assurdo ci si vergogna a volte di essere cristiani soprattutto al giorno d'oggi. Ma in questa GMG secondo me è uscito questo messaggio... ovvero il  fatto di essere orgogliosi di essere cristiani, che il Signore c'è sempre per tutti anche quando non sembra. Sono successe molte cose che me lo hanno fatto capire... una cosa che ha detto il papa e mi ha colpito molto è: "Dio ama per sorpresa, non è programmato. L’amore di Dio è sorpresa". Questo è un messaggio che terrò nel cuore perché ci fa capire la forza del signore. Alla GMG c'era una quantità di persone incredibili ma non tutte cristiane. Fa pensare tanto.. e faccio una metafora: la Sagrada Familia (che abbiamo visitato a Barcellona, di rientro dalla GMG) fuori è spettacolare e dentro invece vuota (spoglia), piena però di luci, dello Spirito del Signore. Ecco, uguale per la GMG, da fuori affascina e dentro c'è un prato vuoto dove sedersi per terra e ascoltare il papa e sentire la  presenza del Signore. Spero che le vita delle persone cambi, almeno un po' dopo tutto quello che è successo... Mi sento di dire che ogni persona ha un punto accessibile al bene. Spero con tutto il cuore che questa GMG l'abbia fatto a tanti giovani. A me sicuramente ha dato tanto.  Concludo con un augurio a tutti i prossimi giovani che faranno la GMG a Seul, e la Giornata della Gioventù al Giubileo nel 2025. Che il signore sia con voi e il vostro spirito ora e sempre nei secoli dei secoli amen.
(Martin)


Un’esperienza lascia davvero il segno quando alla fine, tutto il bene ricevuto riesci a trasmetterlo e darne ancora di più: credo questa sia la frase che descrive meglio questa settimana. Una settimana ricca di emozioni. Abbiamo vissuto ogni momento insieme come una grande famiglia, proprio perché questo gruppo aveva qualcosa di speciale, qualcosa che ci univa più del solito, ma sopratutto non c’erano mai giudizi negativi, potevi metterti in gioco e mostrarti per come sei veramente che venivi accettato fin dal primo giorno. Ripetevamo spesso “si vede, si sente, don Bosco è qui presente” e credo fosse proprio vero: era davvero con noi, viveva ogni minuto al nostro fianco pronto ad aiutarci e farci sentire la sua presenza. Soprattutto durante il SYM DAY la sua presenza si sentiva forte, tanti ragazzi presenti e partecipi perché appartenenti allo stesso carisma.
Durante le giornate con il Papa invece mi sono resa davvero conto di quanto la GMG sia un’esperienza forte e importante per la vocazione di ognuno di noi. Ero partita un po’ dubbiosa, non pensavo potessi davvero sentire così presente Gesù in me e invece è successo proprio cosi. Sono riuscita a sentire la Sua presenza. Ero partita con molti dubbi e incertezze sul mio futuro e questa esperienza mi ha davvero toccata nel profondo aiutandomi a trovare qualche risposta. Infinitamente grata di aver potuto vivere queste giornate con questo gruppo speciale.
(Margherita)


Questi dieci giorni per me sono stati un mare di grazia che, ad oggi, non saprei riassumere in poche righe. Però quello che in questi giorni continua a risuonare in me è l’insistenza che Papa Francesco ha posto sulla parola amore, che mi sembra sia stata un po’ la chiave di questi giorni. Continuava a dire che noi siamo amati così come siamo e chiamati per nome, alla via Crucis diceva che il segno più grande dell’amore di Dio è la sua morte in croce per noi. Durante la veglia e la messa ci ha detto di correre il rischio di amare. E, ripercorrendo questi giorni, mi sembra che queste parole si siano un po’ fatte carne nel modo di stare insieme che c’era tra di noi anche in modo molto semplice e che ci ha fatti sentire a casa anche a km di distanza dalle nostre case, quasi come se la casa vera fosse uno sguardo, quello che si aveva tra di noi. E poi mi sono accorta che tutto quello che abbiamo vissuto in questi giorni è stato un po’ come una goccia che cadendo in modo costante ha iniziato a sciogliere quel cuore indurito che mi ritrovavo e un po’ desidero che Gesù, che in questi giorni possiamo dire di aver incontrato, continui a sciogliermi per conquistarmi sempre di più. 
(Sonia)


Dopo due giorni dal nostro ritorno in Italia mi rendo conto che l'esperienza della GMG è stata una delle più belle della mia vita. è non è stata bella perché è andato tutto bene, ma perché nelle difficoltà e nella collettività mi, ci ha fatto crescere. pian piano sto realizzando e portando con me i momenti di convivialità e condivisione, ma anche quelli di intensa riflessione e Fede. questo viaggio è stato come essere accompagnati da un'onda enorme, che ci ha travolti tutti e portati verso l'alto, anche un po' più verso Dio, e ora ci sta riportando a riva, a casa, con l'acqua della crescita e dell'affetto reciproco che bruciano negli occhi e nei polmoni. sono felice di essere stata parte di questo gruppo così solare e coinvolgente, piena di gratitudine conservo e cerco di trasmettere a chi mi è accanto l'energia e la fretta buona di quest'avventura. un grande grazie a voi don, suore e salesiani per la pazienza e la cura verso ognuno di noi! a presto.
(Beatrice)


 

Vorrei condividere un momento che mi porto via e che sento mi ha fatto bene: l'incontro con un bambino portoghese. Premessa: come da tradizione alla GMG ci si scambia, tra ragazzi di varie nazionalità, degli oggetti. Io ne avevo portati molti, ma questa cosa mi faceva sentire a disagio e la sentivo poco importante.
Sabato, prima di arrivare al luogo della veglia, è stata una giornata veramente intesa e stancante (per chi fosse interessato racconterò meglio) comunque dopo un susseguirsi di problemi, mi si avvicina un bambino portoghese che mi chiede di scambiare il mio cappello della GMG con il suo. Proprio qualche giorno una ragazza di 25 anni mi aveva chiesto lo stesso scambio e io le ho risposto di NO, perché volevo tenermi il mio capello.
Ma quando lo scambio me l’ha chiesto Rafael, tutto ha preso un senso e un importanza diverso e il suo sorriso mi ha riempito.

(Marco)

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